Tarquinia – Dopo i controlli dei Carabinieri, sospesa festa in un locale al lido, polemiche contro il Comune

I gestori hanno presentato regolare domanda di segnalazione certificata di inizio attività ma dall’amministrazione ancora non era arrivata l’autorizzazione da qui la chiusura anticipata della festa

TARQUINIA – Proteste dei giovani contro il Comune. Nella notte tra sabato 12 e domenica 13 luglio, al lido di Tarquinia, il Galeone ha dovuto interrompere una festa a causa dell’intervento dei Carabinieri.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine dell’Arma, intervenute in maniera massiccia al lido dopo la maxi rissa del giorno prima sul lungomare, i titolari non avevano tutte le autorizzazioni necessarie per svolgere una serata di ballo e quindi hanno preceduto alla sanzione amministrativa con la diffida ad adempiere velocemente alle autorizzazioni necessarie per le serate di intrattenimento danzante.

L’interruzione, come detto, ha fatto molto scalpore e suscitato una serie di polemiche tra i tanti giovani presenti, specialmente per le modalità in cui è arrivata la chiusura. In tanti hanno contestato l’amministrazione comunale e il sindaco Francesco Sposetti sempre più nel mirino per la disastrosa gestione del Lido di Tarquinia ridotto uno schifo.

In realtà, la chiusura anticipata della festa viene imputata alla burocrazia eccessiva dell’amministrazione comunale che da tempo ha sul tavolo tutte le certificazioni e le richieste per l’inizio dell’attività. La mancanza della “scia” (segnalazione certificata di inizio attività) in realtà è stata richiesta da tempo ma non era ancora arrivato il via libera e i gestori sperano sia pronta per il prossimo fine settimana. Già si lavora poco ed è fondamentale essere celeri nelle autorizzazioni.

Cosa importante da precisare che lo stabilimento in questione non è stato in alcun modo coinvolto con i fatti di cronaca degli ultimi giorni che si sono verificati a diverse centinaia di metri dal locale.