Gino Stella (UDC): “Chiediamo una gestione più equilibrata delle risorse costiere”

ROMA – “Il Dipartimento nazionale Demanio e Balneari dell’UDC sta lavorando insieme al segretario nazionale De Poli e al presidente nazionale Cesa per presentare una proposta di legge per attribuire il gettito dei canoni balneari ai Comuni costieri, vincolandolo a servizi essenziali come pulizia, sicurezza e manutenzione delle spiagge libere.

La direttiva Bolkestein (Direttiva 2006/123/CE) mira a facilitare la libertà di stabilimento dei prestatori di servizi e la libera circolazione dei servizi nel mercato interno. I principi di concorrenza previsti dalla direttiva includono:

– Libertà di stabilimento e di prestazione di servizi

– Divieto di discriminazione

– Requisiti proporzionati e non discriminatori per l’accesso ai servizi

– Semplificazione delle procedure amministrative

– Cooperazione tra gli Stati membri

L’entrata in vigore della Bolkestein aumenterà, visto le aste, le concessioni balneari. Pertanto, una buona parte delle entrate potrebbe essere data ai Comuni per gestire soprattutto i servizi di sicurezza in spiaggia.

La proposta prevede di attribuire il gettito dei canoni concessori ai Comuni, vincolandolo a: – Pulizia e decoro delle spiagge

– Protezione delle spiagge e sicurezza in mare

– Servizi igienici e accessibilità

– Manutenzione e copertura delle spese per contenziosi

– Uffici tecnici e personale stagionale

L’UDC sottolinea l’importanza di garantire la concorrenza anche nella formazione e nel rilascio dei brevetti di assistenza bagnanti, considerando che ad oggi mancano già circa 35.000 assistenti bagnanti sulle spiagge. Se l’obiettivo della direttiva Bolkestein è quello di liberalizzare i mercati e avere più concorrenza per l’abbassamento dei costi e per dare innovazione e modernità dei beni e servizi, dovrebbe essere attuato anche sulla riforma degli assistenti bagnanti. La monopolizzazione crea statisticamente un aumento dei prezzi e un appiattimento dell’offerta.

“Ci auguriamo che alcune modifiche vengano apportate per il miglioramento dei servizi – ha aggiunto Gino Stella, responsabile del Dipartimento -. La maggioranza continui a lavorare così come ha fatto fino ad ora per il bene dell’Italia e degli italiani, ascoltando tutte le voci e le problematiche delle categorie”.

Moderare e dialogare deve essere la base di un paese democratico. Dimostrare le proprie perplessità non è sintomo di crisi, ma di allargamento di vedute, ed è proprio quello che stiamo facendo con l’UDC. Non fossilizzarsi su quello che pensiamo che sia giusto, ma aprirci a quello che realmente serve alla nostra amata Italia. Solo attraverso un confronto costruttivo e aperto possiamo trovare soluzioni che rispondano veramente alle esigenze del nostro Paese e dei suoi cittadini.