ALLUMIERE – Pochi giorni fa nella sala del Consiglio del Comune di Allumiere si è riunita la commissione esaminatrice dei bozzetti del cencio per il Palio 2025.
La commissione, composta dalle professoresse Gisella Poce e Tiziana Cimaroli e dall’artista locale Riccardo Pasquini, con una perfetta sintonia hanno analizzato scrupolosamente i quattro bozzetti arrivati al Palazzo Comunale nelle scorse settimane da diverse zone del Lazio.
Dopo poco più di un’ora di consultazioni il verdetto è arrivato chiaro: la vincitrice del Cencio del Palio 2025 è l’artista Danila Pietrini, già vincitrice dello scorso anno.
Il tema non era affatto semplice ed è un rimando profondamente amato alle radici operaie della comunità allumierasca, infatti Il tema proposto quest’anno riguarda ”Il Bicentenario della concessione delle case popolari del “Fabbricone” ai minatori delle Lumiere e dei forni per il pane giallo da parte di Papa Leone XII”.
Leone XII, al secolo Annibale Sermattei della Genga (Genga, 22 agosto 1760; Roma, 10 febbraio 1829) è stato il 252º vescovo di Roma e papa italiano dal 1823 alla morte. Nato dal conte Flavio della Genga, appartenente alla famiglia dei feudatari di questa cittadina marchigiana e dalla contessa Maria Luisa Pariberti, di Fabriano, Annibale era il sesto di dieci figli. Tra i suoi antenati c’era l’artista Girolamo Genga.
Fu educato presso l’Accademia dei Nobili Ecclesiastici di Roma, fu ordinato presbitero nel 1783. Nel 1790 si fece notare per un brillante sermone da lui pronunciato in commemorazione dell’imperatore Giuseppe II. Nel 1792 Pio VI lo nominò suo segretario particolare e successivamente, nel 1793, lo promosse arcivescovo titolare di Tiro, inviandolo a Lucerna in qualità di nunzio apostolico.
Nel 1794 Pio VI provvide a nominarlo vescovo (fu ordinato nella cattedrale di Frascati dal cardinale Enrico Benedetto Stuart), quindi fu trasferito alla nunziatura di Colonia ma, in seguito allo scoppio della guerra, spostò la sua residenza ad Augusta. Nei 12 anni trascorsi in Germania, fu incaricato di svolgere delicate e importanti missioni diplomatiche presso le corti di Dresda, Vienna, Monaco di Baviera e Württemberg e presso Napoleone Bonaparte stesso.
Nel conclave del 1823 l’appoggio dalla fazione degli zelanti gli consentì di essere eletto, nonostante la decisa opposizione della Francia (28 settembre). Pare che la sua elezione sia stata facilitata dal fatto che si pensava avesse ormai poco da vivere; tuttavia, nonostante l’età e le precarie condizioni di salute, il suo pontificato durò sei anni.
Sotto il suo pontificato vi fu una forte crisi economica-sociale che soppresse anche con la violenza ma tutto ciò non lo contrastò dal porre attenzione alle necessità dei minatori delle Lumiere: infatti essendo la comunità in forte crescita grazie al continuo ingaggio di operai e minatori il Papa concesse nel 1825 la costruzione di uno dei primi “condomini” popolari chiamato dalla popolazione locale “il Fabbricone” che permettesse alle famiglie dei lavoratori di vivere dignitosamente a pochi passi dai siti di estrazione; inoltre nello stesso anno ordinò la costruzione di diversi forni per la cottura del pane volti al sostentamento degli operai e dei loro nuclei familiari, sopravvissuti in buona parte ai nostri giorni.
Piena soddisfazione per il sindaco Luigi Landi e la Delegata alla Cultura Francesca Scarin: “È molto emozionante riscoprire le pagine Storiche della nostra comunità, piccole conquiste dell’epoca che hanno rivoluzionato completamente il modo di vivere dei nostri antenati e di cui godiamo i frutti anche adesso: il Pane Giallo è diventato prodotto d’eccellenza del nostro Borgo, conosciuto in tutto il mondo per i molteplici premi vinti e le case del Fabbricone offrono ancora ospitalità a tutti gli allumieraschi che vi dimorano senza aver perso il fascino nel tempo.
È stato un tema molto ricercato, frutto di uno studio approfondito della storia locale e per noi era doveroso ricordarlo. Oltretutto vi è una connessione diretta con il Sommo Pontefice Leone XIV da poco eletto che è effettivamente un successore del Papa che ci ha donato queste strutture così importanti.
Abbiamo la certezza che Danila farà un ottimo lavoro e saprà catturare lo spirito e la storia di questa comunità, sicuramente ci emozionerà tutti quanti con la sua arte che avremo modo di scoprire la notte del 15 agosto, come da tradizione, quando il Cencio verrà reso pubblico dopo una solenne cerimonia. Invitiamo dunque tutti i cittadini e non a venirlo a scoprire il 15 agosto nel borgo di Allumiere per vivere la prima emozione del Palio delle Contrade”.