Complimenti alla sindaca anche da parte dell’ormai “ex rivale” Giovanni Arena, allineatosi alla volontà del partito. Assente Giulio Marini, forse l’unico berlusconiano ancora presente a Viterbo.
VITERBO – Il congresso comunale di Forza Italia, svoltosi all’auditorium di Unindustria, ha sancito l’elezione di Fabrizio Purchiaroni come nuovo segretario cittadino. Un’elezione che non solo conferma la linea del partito a livello locale, ma che rafforza anche, e soprattutto, la posizione del segretario provinciale Alessandro Romoli, uomo chiave degli equilibri politici del territorio, già presidente della Provincia e alleato del PD nell’amministrazione provinciale.
Purchiaroni, da sempre considerato una figura vicina a Romoli, è stato designato all’interno di un congresso presentato come “unitario”, dopo il passo indietro di Giovanni Arena. Una rinuncia che appare tutt’altro che casuale, e che sembra rispondere più a logiche interne di controllo politico che a slanci di armonia. Arena, ex sindaco ed ex rivale della sindaca Chiara Frontini, ha infatti sorpreso tutti con una chiusura di congresso dai toni insolitamente concilianti, elogiando pubblicamente proprio la prima cittadina, da lui duramente contestata fino a pochi mesi fa. Un cambio di registro che lascia poco spazio all’immaginazione.
Al centro del congresso, infatti, è emersa in maniera ormai evidente una linea di apertura – o meglio di convergenza – con il civismo rappresentato proprio dalla sindaca Frontini.
Un civismo che, nella pratica, sembra sempre più compatibile con la nuova Forza Italia targata Romoli-Purchiaroni.
La presenza di Frontini in prima fila, il clima amichevole in sala e i reiterati riferimenti al “dialogo istituzionale” hanno reso esplicita quella che da tempo si vocifera come un’intesa politica sempre meno sotterranea.
In consiglio comunale, Forza Italia è formalmente all’opposizione, ma nei fatti la sua linea è ormai chiaramente divergente rispetto al resto delle minoranze. Il capogruppo azzurro Elpidio Micci ha da tempo adottato un atteggiamento molto cauto, se non addirittura morbido, nei confronti della maggioranza civica. Nessuna vera contrapposizione, toni sempre accomodanti, e spesso più vicini a quelli di un alleato esterno che di un oppositore. Tutto questo mentre il resto dell’opposizione continua a sfidare apertamente la sindaca, mantenendo una postura decisamente più critica.
Non stupirebbe, a questo punto, se proprio Forza Italia finisse per convergere, in modo più esplicito, con la coalizione civica in vista delle prossime elezioni amministrative. Con Giovanni Arena ormai “normalizzato” all’interno del partito e sempre più vicino a Frontini, e con la figura di Giulio Marini – unico esponente rimasto ancorato a una linea più tradizionale e distante dall’attuale gestione – relegata ai margini, le carte in tavola sembrano pronte a essere rimescolate.
Marini, assente al congresso, continua a rappresentare un’anima distinta del centrodestra cittadino, legata a una lista composita (FI/FondAzione/Lega/UDC) che poco sembra condividere con l’attuale linea azzurra. La sua assenza non è solo simbolica, ma riflette una frattura interna sempre più marcata.
Mentre i vertici del partito, da Barelli a Battistoni, rilanciano la parola d’ordine del “civismo” come chiave per ampliare il consenso, l’impressione è che Forza Italia a Viterbo stia progressivamente abbandonando il suo ruolo tradizionale di partito di centrodestra per posizionarsi come forza intermedia, pronta a salire sul carro della coalizione civica.
Una strategia che potrebbe, già dalle prossime amministrative, portare a un ribaltamento degli assetti e delle alleanze, con Frontini candidata sostenuta anche da chi, fino a poco tempo fa, ne criticava ogni mossa.