Regione Umbria – Marchetti e Fioroni (Lega): “La Giunta regionale spezzetta il sociale. Un errore grave che penalizza famiglie, minori e persone fragili”

PERUGIA – Riceviamo e pubblichiamo – “Apprendiamo con forte preoccupazione della decisione, presente nella deliberazione 742 della Giunta Regionale dello scorso 22 luglio, di sottrarre alla Direzione Salute e Welfare regionale competenze fondamentali per il sistema del sociale umbro, tra cui: immigrazione, protezione internazionale, politiche giovanili e promozione della cultura della pace; inclusione sociale, contrasto alla povertà, politiche per gli anziani, esecuzione penale esterna e istituti penitenziari; economia sociale, Terzo Settore e Servizio Civile.

A questo si aggiunge un elemento ancor più grave: anche le politiche per i minori e per l’infanzia verranno in parte trasferite a una direzione separata da quella che gestirà le politiche familiari. Un’altra scelta miope, che va contro ogni logica di integrazione e rappresenta un vero atto politico contro la famiglia.

È bene ricordare che la Legge regionale sulle politiche familiari, approvata nella scorsa legislatura e di cui Paola Fioroni è stata prima firmataria, prevedeva espressamente l’istituzione di un Dipartimento per la famiglia proprio per evitare separazioni, disgregazioni e frammentazioni. Una legge organica, costruita con attenzione e visione, che mirava a tenere insieme interventi su genitorialità, minori, conciliazione, natalità e reti territoriali. Evidentemente questa Giunta non ha alcuna intenzione di valorizzare né attuare quelle misure, né tantomeno di dare continuità a una strategia che metteva davvero al centro la famiglia. Lo dimostra l’assenza di atti concreti, di finanziamenti strutturati, di una visione integrata delle politiche sociali.

Siamo di fronte a una frammentazione pericolosa, che rischia di generare discontinuità operativa, disorientamento istituzionale e inefficacia delle risposte, proprio mentre servirebbero unità d’intenti, co-progettazione, presa in carico integrata e reale connessione tra sanità, scuola, lavoro, giustizia e terzo settore. Il sociale non è un insieme di pratiche burocratiche da distribuire in modo casuale, ma è un sistema complesso che richiede una regia forte, coerente e trasversale. Le deleghe oggi “disperse” sono tutte parti di un unico disegno, quello della coesione sociale e della dignità della persona.

Ci chiediamo poi, con franchezza, cosa significhi per questa Giunta la tanto citata “promozione della cultura della pace”. Per ora si è vista solo l’esposizione di qualche bandiera. Ma la pace non è uno slogan, si costruisce con politiche inclusive, con percorsi educativi, con investimenti veri sul territorio. La Regione Umbria ha bisogno di unità, non di frammentazione. Di visione, non di improvvisazione. Di coerenza, non di atti burocratici scollegati tra loro. Per questo motivo, sarebbe opportuno un ripensamento di questa impostazione e un confronto vero sempre e comunque con chi, come il Terzo Settore, le famiglie e gli enti locali, ogni giorno lavora sul campo per costruire un sistema sociale capace di includere, sostenere, proteggere. Il nostro pensiero va anche a tutti coloro che in Regione si sono occupati di questi aspetti con forte abnegazione, ora come saranno “spacchettati” anche loro?”.

Il Segretario regionale Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti e la Responsabile Economia Sociale e Disabilità Lega Umbria, Paola Fioroni