Congresso di Forza Italia l’altra sera all’Auditorium Unindustria di Valle Faul di Viterbo, come ampiamente previsto è stato nominato segretario comunale del partito il commissario in carica Fabrizio Purchiaroni. Si tratta, bene dirlo subito, di una scelta di qualità, Purchiaroni è un apprezzato professionista ed un liberale autentico che sicuramente porta competenza ed esperienza al partito. Mancava dalla politica attiva da un po’ di tempo, vi rientra con un fardello di responsabilità non da poco: innanzitutto tenere unito un partito attraversato da anni ormai da spinte aventiniane: ricordiamo che al congresso ha deciso di non partecipare, con coerenza rispetto alla sua posizione politica di sostenitore assoluto dell’alleanza di cdx , l’ex sindaco Giulio Marini e si è trattata di una assenza non da poco e assolutamente non dettata da personalismi di maniera, ma da “differenze di opinione” piuttosto profonde sull’identità del partito e le sue alleanze. Una diversità che sembrava contrassegnare anche la linea politica del vulcanico ex sindaco Arena, divenuto però negli ultimi giorni un tranquillo e beato sostenitore della linea della maggioranza di F.I e sorprendentemente con nuovo atteggiamento non antipatizzante nei confronti della (da lui finora) contrastatissima sindaca Frontini.
Una sindaca che è finita per essere al centro del congresso degli azzurri viterbesi, identificata e coccolata, e neanche tanto tra le righe, come alleata “civica” e fotografatissima in immagini di squadra post berlusconiana più volte e con gran dispendio di sorrisi cumulativi.
Una apertura, quella di Forza Italia, verso la leader 20 20 che è sembrata pressocchè totale, più clamorosa che sorprendente e che a questo punto bisognerà vedere come sarà vissuta e considerata dalla base del partito.
L’asse istituzionale Romoli- Frontini sembra infatti aver pesantemente influenzato la politica viterbese e certo questo sarà un punto che il nuovo segretario Purchiaroni dovrà affrontare con estrema delicatezza e quella pazienza e capacità di dialogo che non gli sono mai mancati.
Certo non si riesce a comprendere, a parte il governo di Palazzo Gentili, cosa possa unire una civica di destra non moderata, più decisionista in solitudine che protesa al dialogo, non priva di tentazioni populistiche e di campanilismo ortodosso, ed un partito liberale, riformista e aperto alla società da sempre, cattolico centrista sin dalla sua nascita.
A svelare la matassa dovrà essere il nuovo segretario comunale Fabrizio Purchiaroni, uomo di mediazione abituato a muoversi liberamente nei suoi incarichi.
Un compito che svolgerà con la piena fiducia e l’appoggio sia amichevole che politico del deputato Francesco Battistoni sempre più proiettato ormai verso prestigiosi scenari nazionali.
(pasquale bottone)