Viterbo – Centro storico tra risse, “soliti noti” e baby gang: “Siamo esasperati, mettete telecamere e luci al Sacrario”

Residenti e commercianti continuano, totalmente inascoltati, a segnalare gli stessi problemi da anni

VITERBO – Un’altra settimana è trascorsa nel capoluogo della Tuscia, altri sette giorni caratterizzati dalle solite problematiche che da ormai anni i residenti della zona del Sacrario e i commercianti segnalano.

Risse tra ubriachi, volti “noti” che continuano a infastidire passanti e attaccare briga con gli altri “habitué” e baby gang che deturpano i beni pubblici, urlano e schiamazzano fino a notte fonda infastidendo i sempre meno abitanti rimasti nel centro storico.

Nel solo weekend due episodi hanno fatto tornare in auge l’annosa questione. Una rissa in un bar del centro storico, iniziata in Via Marconi e conclusasi al Corso con sei denunce totali e un lancio di bottiglie tra un individuo ben noto alle forze dell’ordine che era già stato denunciato a piede libero solo pochi giorni prima per fatti che avevano richiesto l’intervento di finanza, carabinieri e polizia in massa.

“Come sempre – ci racconta una residente – siamo abbandonati a noi stessi. Segnaliamo settimanalmente questi problemi, sono sempre gli stessi: giovani che fino a notte fonda ci impediscono di dormire, drogati che ‘soggiornano’ sulle panchine e nella Piazza Unità d’Italia, stranieri che bivaccano sulla Fontana dei Caduti come se fosse casa loro e risse a non finire”.

“Sembra ormai la normalità, anche le forze dell’ordine sembrano impotenti davanti a questi fatti – ci racconta un commerciante – Sono sempre gli stessi a causare problemi, poi li prendono, li denunciano e li rimandano a spasso. Ma come si può trattare così il centro storico della città?”.

“Solo pochi giorni fa una degli habitué del Sacrario, italianissimo, ha insultato pesantemente la sindaca – ci raccontano ancora – E’ stata una scena terribile. La prima cittadina può piacere o non piacere, ma resta il nostro sindaco e deve essere trattato con rispetto. Non mi stupirei che anche questa persona se ne sia andata senza alcuna conseguenza. Qui è un continuo. Servono telecamere, illuminazione e presidi fissi delle forze dell’ordine. Non c’è più tempo per giocare”.