Vignanello – Gatta randagia uccisa a colpi di pistola

VIGNANELLO – Un nuovo, gravissimo, episodio di violenza contro gli animali scuote la Tuscia.

A Vignanello, una gatta randagia accudita da alcuni residenti, è stata colpita con un’arma da fuoco. Nonostante l’intervento tempestivo dei volontari e un’operazione chirurgica d’urgenza, l’animale non è sopravvissuto.

La vicenda riporta alla mente un precedente altrettanto crudele avvenuto nello stesso paese, quando alcuni anni fa un gatto fu fatto annegare “per gioco” in una fontana pubblica. Episodi che gettano un’ombra su una comunità nota per le sue sagre e tradizioni, ma che si rivela poco accogliente per i randagi.

Secondo la ricostruzione, la gatta si era abituata a frequentare un giardino privato, trovandovi cibo e riparo. Un’oasi di tranquillità trasformata però in trappola mortale: due mesi fa qualcuno le ha sparato, togliendole per sempre la possibilità di vivere in serenità.

L’ENPA di Viterbo e Provincia condanna con fermezza il gesto, sottolineando la gravità di un atto non solo disumano ma anche pericoloso per la collettività: “Chi è capace di sparare a un gatto indifeso potrebbe rivolgere la stessa arma contro persone fragili, bambini o anziani”.

Dal primo luglio 2025 è entrata in vigore la cosiddetta legge Brambilla, che prevede pene severissime per chi maltratta o uccide animali: multe fino a 150mila euro e reclusione fino a quattro anni. L’associazione invita chiunque sia a conoscenza di dettagli o informazioni utili a rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine.

“La violenza sugli animali non è un fatto minore: è il segnale di una pericolosa deriva sociale che riguarda tutti”, conclude l’ENPA.