FROSINONE – Il consigliere provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini, è stato raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Cassino su richiesta della Procura della Repubblica. Il provvedimento, eseguito dalla Guardia di Finanza di Arce con il supporto del Gruppo di Cassino, prevede il divieto di dimora nelle province di Frosinone e Latina e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’esponente politico è indagato per i reati di truffa e peculato, contestati in concorso con altri cinque soggetti, non colpiti dal provvedimento.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra il 2019 e il 2023 l’indagato avrebbe fatto ricorso a cooperative e società in house della Provincia per affidare incarichi e appalti che, nella pratica, sarebbero serviti a retribuire personale utilizzato come segreteria politica ed elettorale. Si tratta di contratti dal valore complessivo di circa 135 mila euro, formalmente destinati a progetti di promozione del territorio, ma in realtà impiegati per sostenere le campagne elettorali del consigliere alle regionali, provinciali e comunali.
Le Fiamme Gialle hanno inoltre raccolto elementi che farebbero ipotizzare ulteriori condotte illecite: in particolare, la richiesta di rimborsi legali non spettanti alla XV Comunità Montana di Arce e l’uso personale di autovetture e schede carburante dell’ente pubblico durante le campagne elettorali.
Il 25 luglio scorso il politico è stato sottoposto a interrogatorio preventivo davanti al GIP di Cassino, che ha poi disposto la misura cautelare. Contestualmente, sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari anche agli altri cinque indagati.
La Procura di Cassino, guidata dal procuratore Carlo Fucci, ha reso noto che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. Gli indagati potranno quindi far valere le proprie difese nelle sedi previste dal codice di procedura penale.
