VITERBO – Sarà difficile risalire al nome dei due giovani finiti in carcere nel pomeriggio del 3 settembre.
Trovati in un B&B di via Santa Rosa con una mitragliatrice, una pistola e alcuni caricatori pieni di munizioni, i due si sono registrati nella struttura utilizzando dei documenti falsi. Gli stessi che hanno poi esibito alle forze dell’ordine durante gli interrogatori finiti alle 22 circa.
Nella camera sarebbe stato trovato anche un terzo documento, sempre falso, che si presume possa appartenere a un terzo complice che al momento dell’irruzione della Digos, magari, non si trovava in appartamento.
Il fascicolo è nelle mani dei magistrati Paola Conti e Massimiliano Siddi che proveranno a ottenere più informazioni mettendo al setaccio i telefoni cellulari dei due. Al momento, infatti, resta questa la pista principale per provare a scovare la loro identità.
Ieri sera, intanto, la Polizia ha effettuato un altro blitz ma a Montefiascone che si è concluso con l’arresto di cinque cittadini turchi di origine curda. Questi ultimi, che potrebbero essere complici dei concittadini arrestati a Viterbo, sono stati condotti in Questura per gli interrogatori.