Muore a tre anni per meningite, la Asl: “Il bambino non era vaccinato”. Indaga la Procura

La salma si trova ora all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico, dove potrebbe essere effettuata l’autopsia già nelle prossime ore

BARI – Tragedia in Puglia: un bimbo di tre anni, originario di Taranto, è morto ieri mattina all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari a causa di una probabile sepsi fulminante da meningococco. Il piccolo era arrivato nel pomeriggio al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Taranto in condizioni già critiche ed era stato subito ricoverato in Pediatria. Dopo poche ore, viste le rapide complicazioni, i medici avevano disposto il trasferimento d’urgenza a Bari. Nonostante i tentativi di rianimazione, il bambino è deceduto poco dopo l’arrivo.

La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta, avviata in seguito alla denuncia presentata dai genitori. La salma si trova ora all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico, dove potrebbe essere effettuata l’autopsia già nelle prossime ore.

Secondo quanto riferito dall’Asl di Taranto, il piccolo non era vaccinato contro il meningococco. Sono in corso esami e accertamenti di laboratorio per confermare con certezza la causa del decesso. Nel frattempo, sono state attivate le procedure di profilassi per i contatti più stretti e la sorveglianza epidemiologica.

«La sepsi da meningococco è una delle infezioni più gravi e può peggiorare in pochissimo tempo», spiega Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Taranto. «Si tratta di una malattia talmente aggressiva che, anche con interventi immediati e cure avanzate, non sempre si riesce a fermarla. L’unico strumento davvero efficace per proteggere i bambini resta la vaccinazione».

Sulla stessa linea Valerio Cecinati, direttore dell’unità complessa di Pediatria del Santissima Annunziata: «Queste infezioni sono rare ma molto pericolose, e si sviluppano con grande rapidità. Abbiamo però vaccini sicuri ed efficaci contro i principali ceppi di meningococco. È fondamentale rispettare il calendario vaccinale e immunizzare i bambini già nei primi anni di vita». Cecinati invita quindi i genitori «a controllare la situazione vaccinale dei propri figli e, se necessario, a rivolgersi senza ritardi agli ambulatori dedicati, così da offrire loro la massima protezione disponibile».