Il consigliere comunale di FI, Udc, e Fondazione chiede alla prima cittadina di fare chiarezza dopo che Viterbo è stata etichettata come “capitale della mafia turca”
VITERBO – “Quello che sta emergendo, dopo l’arresto dei turchi armati e pronti a uccidere nel giorno di Santa Rosa, è un quadro che non può non preoccupare chi ama Viterbo: la nostra città sembra, infatti, diventata un’importante base della mafia turca in Italia. Non bastassero gli articoli di giornale e le cronache televisive, ieri Roberto Saviano, uno che di mafie se ne intende, ma che non è certo portatore della verità assoluta, ha postato un lungo video, nel quale spiega che potrebbe addirittura esserci un’alleanza tra ‘ndrangheta e mafia turca, proprio nella nostra città. Davvero una bella pubblicità, per Viterbo e per la Tuscia”. È quanto dichiara Giulio Marini, consigliere comunale di FI, Udc e Fondazione, aggiungendo: “Così, da ieri, mentre noi ci interroghiamo se realmente la situazione sia quella descritta, se questa narrazione di Viterbo sia rispondente al vero o frutto di esagerazioni giornalistiche, dall’amministrazione comunale non arriva una sola parola, niente di niente. Ma la gravità del quadro delineato esige risposte chiare e tempestive dalla sindaca, che stavolta non può trincerarsi dietro la sua evanescenza. La sindaca Frontini deve spiegare in modo chiaro quel che sta succedendo nella nostra città: i viterbesi hanno il diritto di sapere se vivono nel capoluogo della Tuscia o a Gomorra, in modo che, se la minaccia mafiosa è reale, siano presi i dovuti provvedimenti. E se, invece, emergerà che c’è qualcuno che, per farsi pubblicità, sta infangando Viterbo e la Tuscia, questo qualcuno deve essere messo a tacere, una volta per tutte”.