Allestito ieri il cantiere, entro il 15 via ufficiale ai lavori di conservazione. Successivamente sarà il turno della Cattedrale di San Lorenzo
VITERBO – La loggia di Palazzo dei Papi torna a risplendere. Ieri mattina, 8 settembre, sono ufficialmente partiti i lavori di conservazione e restauro dello storico monumento simbolo della città. Gli operai hanno montato le prime impalcature, che resteranno in posizione fino a fine anno, consentendo ai tecnici di operare in sicurezza.
L’apertura del cantiere, inizialmente prevista per l’estate, è stata rinviata di qualche settimana. La durata complessiva non è ancora stata definita, ma l’obiettivo è quello di chiudere l’intervento entro dicembre. Una volta concluso il restauro della loggia, le operazioni si sposteranno sulla cattedrale di San Lorenzo, anch’essa in programma per un recupero.
Come illustrato in un convegno dedicato svoltosi lo scorso dicembre proprio al Palazzo dei Papi, l’intervento sarà particolarmente complesso e articolato. È previsto infatti l’asportazione dei depositi incoerenti e dei materiali pericolanti, la debiotizzazione e il preconsolidamento con silicato di etile a imbibizione forzata. Seguiranno il risarcimento dei difetti di coesione degli strati policromi, la pulitura con mezzi acquosi e meccanici o con impacchi a miscele solventi, e la pulitura degli strati policromi con tecnologia laser. Saranno inoltre asportate le stuccature inidonee o inestetiche, riadottate le parti scagliate o staccate, consolidate le fessurazioni con resine epossidiche e trattati gli elementi metallici. Le operazioni comprenderanno anche la stiratura delle cortine, la stuccatura delle soluzioni di continuità con malte a base di calce e inerti selezionati per colore e granulometria, la microstuccatura delle fessurazioni e, se necessario, la reintegrazione plastica delle parti mancanti di piccola dimensione. Infine si procederà con la revisione estetica degli squilibri di tono e con l’applicazione di una protezione finale attraverso materiali già sperimentati e affidabili.
Un programma che punta non solo alla conservazione, ma anche a restituire piena leggibilità e armonia a uno dei luoghi più iconici della città dei papi.