Stagione da record: porcini a profusione in Lazio, Toscana e Umbria

Secondo quanto emerge dall’articolo “Buttata record 2025: annata eccezionale per i funghi. Italia sotto assedio dei Porcini”, una combinazione di piogge torrenziali e clima instabile ha acceso i boschi dalla mezzadria al Nord, con un’esplosione di nascite inaspettate — e il Lazio e la Toscana si confermano le grandi protagoniste di questa annata.

Nel Lazio in particolare, “non serve affannarsi: funghi ce ne sono per tutti, anche se non proprio ovunque”. Le piogge di fine agosto sono state ben distribuite, favorendo boschi di castagni, cerri, querce e carpini, mentre i lecci hanno prodotto di meno; ma segnali incoraggianti arrivano anche da corbezzoli e zone di macchia mediterranea.

La Toscana, invece, è descritta come la vera “superstar della stagione”: dalla Maremma alle zone settentrionali, dove i porcini neri hanno avuto il loro momento, fino al senese e Amiata dove la raccolta è attiva e promettente. La parte centrale della regione è pronta a decollare, mentre a nord — da mare fino a quote di 800–900 metri — l’abbondanza è tale da parlare di esplosione di buttata, specie tra Lunigiana e Garfagnana.

Umbria: buoni presupposti, ma ancora da monitorare

In Umbria la stagione si presenta bene, anche se “non sarà la buttata del secolo”, i presupposti per una buona raccolta ci sono. Al momento, i boschi costieri e del primo entroterra sono più promettenti, mentre le zone montane richiedono ancora qualche giorno, magari un’altra settimana di tempo favorevole, per vedere una vera esplosione fungina.

Le condizioni meteo alla base del boom

  • Primavera ed estate 2025: piogge abbondanti lungo l’Appennino (sia ligure-tosco-emiliano, sia umbro-laziale) hanno fornito ottima umidità, con una risposta vivace specialmente da parte del Boletus aestivalis — il porcino estivo — nelle faggete e castagneti.

  • Fine agosto e settembre: le condizioni sono ideali per la “grande buttata”: piogge regolari e clima instabile hanno fatto scattare l’ora X per la fruttificazione dei Porcini in gran parte dell’Italia.

Confronto tra le tre regioni

Regione Situazione attuale Note principali
Lazio Buttata robusta Ottime condizioni in castagni, querce, cerri; qualche zona meno generosa ma con segnali positivi
Toscana Esplosiva Alto rendimento fra Lunigiana, Garfagnana, senese e Amiata; parte centrale in crescita
Umbria In arrivo Buoni presupposti, ma la fruttificazione vera sui monti è attesa nei prossimi giorni

Il 2025 si sta rivelando un anno straordinario per la raccolta dei funghi porcini nelle regioni del centro Italia. Il Lazio e la Toscana si distinguono per quantità e qualità, mentre l’Umbria si mostra promettente, con le sue migliori zone ancora in attesa della vera esplosione fungina.