Aperto a Bracciano il testamento di Pippo Baudo: 10 milioni di euro per figli e collaboratrice

BRACCIANO – Aperto eri a Bracciano, nello studio del notaio Renato Carraffa, il testamento di Pippo Baudo. Una procedura che è durata circa due ore e ha reso note le ultime volontà del presentatore. L’eredità, che secondo le stime si aggira attorno ai 10 milioni di euro, è stata divisa in tre parti uguali tra i due figli di Baudo,  Alessandro e Tiziana, e la sua storica collaboratrice Dina Minna che lo ha seguito fin dagli anni Ottanta, gestendo i suoi impegni, filtrando le telefonate e, negli ultimi anni, accompagnandolo nelle terapie e nelle cure mediche.
Minna non è stata solo la segretaria personale di Baudo, ma una figura di famiglia. “Ho perso un padre”, ha dichiarato dopo la sua morte. È stata accanto al conduttore fino all’ultimo respiro e ha organizzato le esequie, dalla camera ardente nella capitale, dove ha accolto il pubblico a fianco alla figlia di Pippo, fino ai funerali a Militello. La presenza di Minna nel testamento non sorprende quindi chi conosceva il conduttore

L’eredità comprende non solo i guadagni accumulati in sessant’anni di carriera – dai cachet milionari per le tredici edizioni del Festival di Sanremo ai contratti televisivi, ai diritti d’immagine e alle campagne pubblicitarie – ma anche diverse attività imprenditoriali e un ampio patrimonio immobiliare: una villa a Fiano Romano, case a Noto e Siracusa, cinque appartamenti a Roma (uno in zona Prati e gli altri in Centro), per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Non si esclude, inoltre, che Baudo – noto per la sua generosità e discrezione – abbia previsto donazioni o destinato parte del patrimonio a opere di beneficenza.