La Camera approva la legge, ma la commissione Bilancio frena: “Niente nuovi oneri per lo Stato”
ROMA – Il 4 ottobre potrebbe tornare a essere una festa nazionale. “Se il 2 giugno celebriamo la nascita della Repubblica, il 25 aprile la libertà riconquistata e il 1° maggio il lavoro, il 4 ottobre sarà dedicato alla pace, alla fraternità, alla solidarietà e alla tutela del creato”, ha spiegato la relatrice Elisabetta Gardini (Fratelli d’Italia), presentando la proposta di legge per l’istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi.
Il provvedimento, nato dalla fusione di due testi presentati da Maurizio Lupi (Nm) e Lorenzo Malagola (FdI), verrà esaminato dopo la riforma della giustizia e successivamente passerà al Senato. L’approvazione appare probabile, trattandosi di una proposta della maggioranza. “Riconoscere il 4 ottobre come festa nazionale non è solo un gesto simbolico: San Francesco rappresenta valori universali come pace, solidarietà e rispetto per la natura, importanti per tutti, credenti e non”, ha sottolineato Gardini.
La nuova legge arriva in vista dell’ottavo centenario della morte del santo, che ricorrerà nel 2026, e definisce gli obiettivi della celebrazione: promuovere la pace, la fraternità, la solidarietà e la tutela dell’ambiente. Attualmente, il 4 ottobre è considerato soltanto una solennità civile, ma nel corso degli anni il suo status è cambiato più volte. La legge del 1958 aveva introdotto la riduzione dell’orario di lavoro per la solennità di San Francesco e Santa Caterina da Siena, ma nel 1977 molte di queste riduzioni furono eliminate.
Il ritorno di San Francesco tra le principali festività non comporterà però effetti automatici. “Le celebrazioni sono facoltative”, ha chiarito Gardini, spiegando che la commissione Bilancio ha richiesto che non venissero imposti nuovi costi a scuole o amministrazioni locali. Così, scuole, enti pubblici e associazioni potranno organizzare eventi culturali, educativi e sociali ispirati a San Francesco, concentrandosi su pace, inclusione e tutela dell’ambiente.
Secondo la relazione tecnica del governo, l’organizzazione della festa avrebbe un costo annuo stimato in circa 10,7 milioni di euro, principalmente per indennità e straordinari del personale sanitario e delle forze dell’ordine. La legge prevede la copertura dei costi a partire dal 2027: il 4 ottobre 2026 cadrà di domenica, quindi lo Stato non sosterrà spese aggiuntive.