Viterbo – Il nuovo procuratore Palazzi si presenta alla città: “Massima attenzione a preservare la legalità”

VITERBO – «Il consenso è la base della politica, ed è giusto così. La nostra legittimazione, invece, si fonda sulla fiducia. E la fiducia nasce dall’esempio, dalla professionalità, dalla pertinenza e, direi, anche dall’umanità».

Con queste parole Mario Palazzi si è insediato ieri mattina come nuovo procuratore della Repubblica di Viterbo, prendendo il testimone da Paola Conti, che ha guidato la Procura ad interim negli ultimi mesi.

Nel suo intervento Palazzi ha alternato rigore istituzionale, pragmatismo e un tocco di ironia, senza presentare un vero programma ma offrendo spunti e ringraziamenti mirati.

Attenzione particolare è stata rivolta al territorio: la Tuscia, definita «meravigliosa sotto il profilo naturalistico, culturale, umano e storico», non è però immune da rischi. «Nessun territorio lo è – ha sottolineato –. Il mio passato alla Direzione antimafia mi porta a indossare certi occhiali: la vigilanza sulla legalità deve restare massima».

Nell’aula gremita, oltre agli avvocati, erano presenti autorità civili e militari, i vertici delle forze dell’ordine e rappresentanti della politica locale.

«La prima impressione è straordinariamente positiva – ha aggiunto – grazie all’impegno dei magistrati che mi hanno preceduto, alla qualità del personale e delle forze di polizia, che sono la prima interfaccia della Procura. È un punto di partenza ottimo, che rende la sfida di migliorare ancora più difficile, e dunque più stimolante».

Tra i presenti anche l’avvocato Carlo Taormina, che il procuratore ha voluto ringraziare personalmente, indicandolo come testimone dell’importanza di diffondere una vera “cultura della legalità”.