Viterbo – Mafia Turca, da Bagnaia il boss Baris Boyun pianificava altri attentati

L’incredibile lavoro della Polizia italiana ha permesso ai colleghi turchi di infliggere un severo colpo alla mafia turca

ISTANBUL – Dalla Turchia nuove rivelazioni raccontano ulteriori inquietanti dettagli sul periodo passato a Bagnaia dal boss mafioso Baris Boyun. Nei tre mesi in cui fu confinato ai domiciliari nell’appartamento situato nella piccola frazione di Viterbo, avrebbe pianificato ben quattro attentati nel suo Paese d’origine a colpi di esplosivo e kalashnikov.

A rivelarlo è la stampa turca, che ha spiegato anche come la stretta collaborazione tra la polizia italiana e le forze dell’ordine turche siano riuscite a impedire che i colpi avvenissero, sventandoli uno dopo l’altro. Nello specifico, sono state delle intercettazioni telefoniche a inchiodare Baris Boyun e la sua banda. Migliaia di telefonate, messaggi e altre prove sono state raccolte meticolosamente grazie alle cimici posizionate nell’appartamento di Bagnaia.

Il primo degli attacchi sarebbe dovuto avvenire a marzo 2024 quando alcuni uomini di Boyun avrebbero dovuto assaltare una fabbrica di metalli a Cerkezkoy e la casa di un boss “avversario” del clan Daltonlar di Boyun. Le prove raccolte nel Viterbese hanno permesso alla polizia turca di intervenire preventivamente con grande blitz.

Un altro degli attentati sarebbe invece stato diretto a Ali Ugur Uzun, componente del clan nemico dei Sarallar che si trovava in quel momento a Istambul. Ancora, il boss turco pianificava anche di colpire altri due membri dell’odiata famiglia rivale.

A segno, purtroppo, un quarto attentato, stavolta pianificato ai danni di un locale di Istambul gestito in co-proprietà dal noto chef “Salt Bae”. Il ristorante è stato colpito più volte, al suo esterno su volontà di Baris Boyun, che se ne sarebbe vantato verbalmente come appare nelle tante prove raccolte dalla polizia italiana.