VENEZIA – Una lettera scritta a mano e il «Rinuncio all’appello». Firmato Filippo Turetta.
Con una lettera, inviata a Procura generale, Procura ordinaria, Corte d’Assise e Corte d’Appello, Turetta, condannato all’ergastolo per il femminicidio di Giulia Cecchettin, ha comunicato la decisione di rinunciare al processo di secondo grado, previsto per il prossimo 14 novembre. “Sono sinceramente pentito”, ha scritto. Ad annunciarlo, come riporta il Corriere della Sera, è stato lo stesso Turetta
La missiva è arrivata in questi giorni sul tavolo dei quattro uffici giudiziari di Venezia interessati al caso, che lo scorso anno l’ha condannato all’ergastolo, e quella d’appello dove il prossimo 14 novembre dovrebbe iniziare il processo di secondo grado.
Colpo di scena, dunque, nel caso di Giulia Cecchettin, la studentessa ventiduenne padovana uccisa da Turetta l’11 novembre di due anni fa con 75 coltellate.
Soprattutto in considerazione del fatto che la difesa di Turetta aveva impugnato la sentenza con un articolato ricorso nel quale gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera sostenevano l’insussistenza della premeditazione.
Come riferisce il Corriere, le ragioni per cui Turetta, in carcere dal 25 novembre 2023, “alza bandiera bianca sono legate al clima che si è creato intorno a lui”, in particolare “l’aggressione in carcere da parte di un detenuto, le minacce subite, la pressione mediatica” e infine “il rifiuto di Gino Cecchettin di accogliere – per il momento – la sua istanza di giustizia riparativa”.