Due passaggi del documento finale sul vertice Berlusconi – Salvini – Meloni fanno scattare il panico per le Regionali. Voci di uno scambio Lombardia – Lazio
MILANO – Molto dipende da Roberto Maroni. Il governatore della Lombardia domani a mezzogiorno annuncerà in conferenza stampa il suo futuro. Se vuole ricandidarsi alla guida del Pirellone oppure se intende farsi da parte e lasciare ad altri il via libera. Ovvio che il tutto è comunque legato alla prospettiva di tornare a fare il ministro nel prossimo (auspicabile) Governo di centrodestra. Fatto l’annuncio, a cascata ci saranno anche i nomi dei candidati del centrodestra nelle altre Regioni. Tra cui il Lazio.
IL GIOCO AD INCASTRI
Il gioco degli incastri è già definito. È stato ribadito nel pomeriggio durante il vertice a Villa San Martino con Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini riuniti per fare il punto sul programma nazionale da presentare agli elettori.
Nel corso di quella riunione i leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno parlato anche di regionali.
Sono due i punti chiave.
Il primo. La coalizione “conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi“. Niente eccezioni o fughe in avanti. In nessuna Regione.
Il secondo: “Per quanto riguarda la Lombardia, se davvero il presidente Maroni per “motivi personali” non confermasse la disponibilità alla sua candidatura, verrebbe messo in campo un profilo già comunemente individuato“.
LE VOCI INCONTROLLATE
Due dichiarazioni che hanno scatenato una serie di voci incontrollate. Per tutta la serata. Secondo le quali Silvio Berlusconi avrebbe chiesto il via libera per la Lombardia proponendo lo cambio con la candidatura nel Lazio.
Il nome proposto dal Cavaliere sarebbe quello della coordinatrice regionale di Forza Italia Maria Stella Gelmini. In cambio Forza Italia sarebbe disponibile a dare il via libera a Sergio Pirozzi nel Lazio incasellandolo in quota Lega – Fratelli d’Italia.
Per ore né conferme né smentite ma una cosa è certa, la data nella quale annunceranno ufficialmente la loro scelta è fissata per mercoledì.
Non rimane che attende e fare gli scongiuri perché l’alternativa, almeno per il Lazio, sarebbe di certo la peggiore e cioè quella di un’invotabile Maurizio Gasparri.