Un convegno oggi, dalle 10 alle 13, presso la sala conferenze dell’Adsp con ospite il ministro Graziano Delrio
CIVITAVECCHIA – ‘‘Le Autostrade del Mare per connettere l’Italia’’, il nuovo ‘‘Marebonus’’ per una logistica sostenibile. È questo il tema dell’importante convegno che si terrà oggi, dalle 10 alle 13, presso la sala conferenze dell’Adsp. Una scaletta densa di ospiti importanti come il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio che chiuderà i lavori. Ad aprirli, invece sarà Michele Civita, assessore regionale alle politiche del territorio, mobilità e rifiuti, invece del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
A seguire la relazione intruduttiva di Ennio Cascetta, amministratore unico Ram logistica infrastrutture e trasporti spa. Dopo ci sarà una discussione con Thomas Baumgartner, presidente Anita, Matteo Catani, amministratore delegato Gnv, Francesco Maria di Majo, presidente dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale, Massimo Ferro, direttore corporate strategy Nestlè, Emanuele Grimaldi vice presidente International chamber of shipping, Giancarlo Laguzzi, presidente FerCargo, e Peter Weiss, vice presidente Supply chain Europe fca group. Moderatore Andrea Appetecchia, direttore Isfort.
La giornata di confronto è dedicata a presentare e discutere la strategia ed il piano di interventi complessivamente messi in campo dal Ministero, con un focus specifico sulle Autostrade del Mare e sugli interventi rivolti da un lato a sostenerne il ruolo già centrale per le connessioni e l’accessibilità al bacino Mediterraneo e, dall’altro, ad ampliarne ulteriormente la portata ed il livello di integrazione modale, in qualità di naturale punto di incontro e sintesi tra la “cura del ferro” e la “cura dell’acqua”. Con Connettere l’Italia, il nuovo piano strategico per la mobilità del Paese, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha promosso lo sviluppo di un sistema logistico e dei trasporti sostenibile, fondato sulla integrazione modale e sull’intermodalità, sulla valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente e sulla realizzazione di nuove infrastrutture che siano innanzitutto “utili e condivise”. Tale sistema logistico è volto a migliorare l’accessibilità di tutto il territorio, sia in ambito nazionale, sia connettendosi efficientemente con l’Europa ed il Mediterraneo. In questa visione assumono dunque una grande rilevanza sia il sistema portuale nazionale, sia il sistema ferroviario che lo connette ai principali poli produttivi e di consumo nazionali e – tramite i corridoi transalpini – europei. Da tale visione integrata nasce l’imponente piano da 123 miliardi di euro con cui Connettere l’Italia delinea un disegno armonico basato da un lato su grandi opere epocali quali i grandi tunnel di base alpini, dall’altro su un intervento diffuso di upgrade della rete ferroviaria per raggiungere gli standard prestazionali europei e rendere l’alternativa ferroviaria più competitiva ed efficiente e, infine, sulla riforma portuale e la sua integrazione nel sistema logistico nazionale.