Le immagini della videosorveglianza mostrano alcuni frammenti della rissa provocata dalle quattro persone fermate poi dalle forze dell’ordine
CIVITAVECCHIA – Ancora una notte turbolenta sul litorale. La movida cittadina, sempre più spesso teatro di episodi di violenza, è tornata a far parlare di sé con una doppia lite scoppiata in due dei locali più frequentati della città.
Secondo quanto ricostruito, quattro operai impiegati in un’impresa portuale avrebbero prima avuto un acceso diverbio con i camerieri del MyLord, nel cuore del quartiere popolare noto come “ghetto”, per poi spostarsi al Prima Spiaggia, sul viale Garibaldi, dove la tensione è nuovamente esplosa.
Urla, minacce e spintoni hanno animato la serata finché i protagonisti, approfittando della confusione, sono riusciti ad allontanarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Ma le indagini non hanno tardato a dare risultati: i quattro sono stati identificati e denunciati grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l’intera scena.
L’episodio si inserisce in un quadro ormai ricorrente: Civitavecchia sembra vivere una movida sempre più difficile da controllare, con risse, abusi di alcol e tensioni che si ripetono con cadenza quasi quotidiana.
Solo nelle ultime settimane si sono verificati scontri tra giovani nella zona del porto, nei pressi del Forte Michelangelo, e una violenta lite alla Marina tra due ragazzi di 20 e 17 anni, uno dei quali è stato trasportato in elisoccorso al Policlinico Umberto I di Roma per una grave ferita al braccio.
Residenti e gestori dei locali parlano di una situazione ormai fuori controllo. Le forze dell’ordine hanno intensificato i monitoraggi, ma chiedono maggiore collaborazione e prevenzione, soprattutto nelle ore notturne e nei fine settimana.
Le denunce di oggi dimostrano che la sorveglianza funziona, ma non basta. La città non può permettersi di convivere con la paura di nuove notti di violenza. Serve una risposta coordinata, capace di riportare sicurezza e rispetto in quella che dovrebbe essere un’area di svago, non di scontro.
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