Crollo Torre dei Conti, Santori (Lega): “Rimozione pini potrebbe aver inciso su stabilità monumento”

ROMA – “Dagli atti che ho acquisito ufficialmente, nel 2024, in tempi non sospetti, sull’associazione Curaa, emerge un quadro estremamente preoccupante. L’abbattimento dei tre pini di largo Corrado Ricci, a ridosso della Torre dei Conti, non è stato dovuto a un improvviso rischio naturale, ma è avvenuto nell’ambito dei lavori legati al Giubileo e al Pnrr, in un’area già sottoposta a forti pressioni per gli scavi archeologici e la rimozione del distributore di benzina. Le relazioni tecniche parlano chiaramente: non solo il monitoraggio statico del monumento sarebbe stato interrotto, ma anche la rimozione delle alberature che circondavano la Torre solleva interrogativi inquietanti”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina.

“I pini sono stati rimossi tutti in blocco per liberare l’area del cantiere. Nessuno, però, sembra aver valutato le conseguenze che la rimozione di alberature storiche e dei loro apparati radicali, unita agli scavi profondi, avrebbe potuto avere sull’equilibrio statico della Torre dei Conti, un monumento già lesionato e fragile. È un aspetto che non può essere ignorato e che potrebbe aver inciso sul controllo del terreno e sul sistema di prevenzione del dissesto. Non ci fermeremo finché non verrà fatta piena luce su ogni aspetto tecnico e amministrativo di questa tragedia, per la verità dovuta a una gestione superficiale e frammentata di un’area archeologica di inestimabile valore”.