Rottamazione quinquies, FdI propone l’estensione anche a chi è già nella quater: la platea potrebbe ampliarsi con la legge di Bilancio

La rottamazione quinquies delle cartelle potrebbe coinvolgere un numero più ampio di contribuenti, e non solo per iniziativa della Lega. Tra gli emendamenti di Fratelli d’Italia alla legge di Bilancio 2026 — depositati in commissione Bilancio al Senato — ce n’è infatti uno che estende i benefici della nuova definizione agevolata anche a chi ha già aderito alla rottamazione quater ed è ancora impegnato nel relativo piano di pagamento.

Nel testo attuale della manovra, l’articolo 23 prevede una rateizzazione fino a 9 anni, con 54 rate bimestrali di pari importo e prima scadenza fissata al 31 luglio 2026. L’emendamento di FdI, a prima firma Calandrini, aggiunge la possibilità per i contribuenti già inseriti nella rottamazione quater di accedere alla quinquies e di estinguere i debiti fiscali secondo le nuove regole, molto più diluite nel tempo.

La nuova sanatoria è infatti più favorevole rispetto alla precedente: non solo amplia il periodo di pagamento (da 5 anni/18 rate a 9 anni/54 rate), ma rende meno rigido anche il meccanismo di decadenza, che scatterebbe dopo due rate non pagate, anche non consecutive, anziché dopo una sola.

Attualmente restano esclusi dalla rottamazione sia chi non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi, sia chi ha già aderito alla quater. Nella misura potranno invece rientrare anche tributi locali come multe, Imu e Tari.

Accanto alla proposta di FdI, anche la Lega ha presentato emendamenti per rendere il provvedimento più vantaggioso. Uno di questi, a prima firma Romeo, punta a includere anche i contribuenti che hanno ricevuto un accertamento — categoria oggi esclusa — e propone di ridurre il tasso d’interesse sulle rate dal 4% al 2% annuo. L’emendamento introduce inoltre l’obbligo di inviare due solleciti prima di far scattare la decadenza per mancato pagamento dell’ultima rata.

Le modifiche avrebbero un costo stimato di 365 milioni di euro all’anno dal 2026, coperti mediante una riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, rispondendo a una domanda di Fanpage.it durante le audizioni sulla manovra, si era detto scettico su un possibile ampliamento della rottamazione, definita dal governo come “l’ultima”. “Espanderla richiede probabilmente una copertura. Voglio vedere che copertura c’è”, aveva commentato.

L’emendamento di FdI, tuttavia, rafforza le richieste della Lega. Lo stesso vicepremier Matteo Salvini ha accolto con favore la proposta: “C’è un emendamento presentato da FdI, quindi dal partito della premier, per allargare la platea della rottamazione. Se permette a più persone di liberarsi di cartelle che le tengono bloccate da dieci anni, di tornare a lavorare, fatturare e pagare le tasse, è un emendamento che mi piace”.