Montalto di Castro – Un anno di minacce alla sindaca Socciarelli: lettere anonime, insulti e la testa mozzata di un uccello. «Clima insostenibile»

Raggiunta da noi telefonicamente ha confermato la notizia

MONTALTO DI CASTRO – Da circa un anno la sindaca di Montalto di Castro, Emanuela Socciarelli, è bersaglio di una serie di gravissime minacce di morte provenienti da uno o più soggetti ancora sconosciuti.

Una persecuzione inquietante fatta di lettere anonime, scritte a mano o composte con ritagli di giornale, accompagnate da contenuti intimidatori espliciti e persino macabri allegati, tra cui la testa mozzata di un uccello.

La testa mozzata di un uccello (sembrerebbe di un occhione comune) recapitata dentro una busta anonima

Siamo venuti a conoscenza di questi gravi episodi e abbiamo cercato la sindaca che, stufa di questa situazione, ci ha confermato le indiscrezioni da noi raccolte.

Le intimidazioni, iniziate nel 2024, non hanno colpito solo la prima cittadina: anche il marito e una delle figlie sono stati nominati nelle missive anonime, in toni violenti e ossessivi.

La prima lettera: minacce dirette, insulti e riferimenti ai familiari

La prima missiva, datata 11 settembre 2024, è forse la più lunga e dettagliata. Dentro la busta, accanto al foglio col testo, era presente anche un involucro separato: al suo interno la testa mozzata di un piccione, monito macabro usato come “firma” dell’intimidazione.

La sindaca di Montalto di Castro Emanuela Socciarelli da un anno riceve lettere anonime con messaggi intimidatori rivolti anche ai suoi familiari

Nel testo, l’autore si rivolge direttamente alla sindaca con toni violenti, usando un linguaggio aggressivo e volgare. Oltre alle frasi già note, la lettera contiene altri passaggi particolarmente inquietanti. Tra questi:

  • «TI AMMAZZO COME UN CANE, SINDACA DI M*A»
  • «Fai attenzione ai tuoi familiari, potresti non trovarli come li hai lasciati»
  • «Quella [omissis] la conosco molto bene… e pure tuo marito»
  • «Se solo villa Funari avesse durato di più… avrei già fatto quello che volevo»
  • «Denuncia pure agli sbirri… e vedrai cosa ti arriva nella prossima busta»
  • «La testa nell’altra busta sarà la tua, o magari quella di tua nipote… me la ricordo in stampelle»

Passaggi che mostrano non solo l’intenzione intimidatoria, ma anche una conoscenza almeno superficiale della vita privata della sindaca e dei suoi familiari.

 

Nuove minacce negli ultimi giorni

L’ultima lettera ricevuta, pochi giorni fa, è più breve ma altrettanto inquietante. Sulla busta compare la frase:

«TI RICORDI DI ME???»

All’interno, un foglio di quaderno con una A cerchiata, simbolo anarchico, una stella a cinque punte e il messaggio:

«La cosa può cambiare da un momento all’altro».

La lettera rivolta alla figlia riteniamo opportuno non divulgarne il contenuto.

Denuncia immediata e indagini in corso

La sindaca ha subito sporto denuncia ai Carabinieri, che hanno inoltrato gli atti alla Procura della Repubblica di Civitavecchia. I militari hanno inoltre intensificato la vigilanza nei luoghi frequentati dalla sindaca e dai suoi familiari.

Sulle indagini, al momento, vige il massimo riserbo.

La sindaca, già alle prese con situazioni delicate legate alla gestione dell’ordine pubblico e a episodi di violenza sul territorio, si trova ora a dover convivere con una minaccia costante che tocca la sfera più intima della sua vita.

Una cosa, però, è chiara: nessuna critica, nemmeno la più aspra, può giustificare minacce, violenze o intimidazioni.

Colpire un amministratore pubblico significa colpire l’intera comunità che rappresenta.

Alla sindaca Socciarelli va la solidarietà piena e convinta, come donna, come amministratrice e come cittadina che sta svolgendo il proprio ruolo istituzionale.

Per completezza d’informazione, pubblichiamo le lettere anonime, con l’attenzione necessaria a tutelare eventuali dati sensibili e nel rispetto dei limiti di legge e deontologia giornalistica.