Grasso (FdI): “Atto gravissimo, trasparenza cancellata, procedura non rispettata. Al Consiglio nascoste informazioni importanti”
CIVITAVECCHIA – Continua a far discutere quanto avvenuto nella seduta del Consiglio comunale del 6 novembre, durante la quale è stato approvato l’acquisto di un immobile per un valore di 620mila euro nell’ambito di fondi legati al PNRR.
Secondo Fratelli d’Italia, che ha inviato una nota durissima alla nostra redazione, la procedura seguita dall’amministrazione sarebbe caratterizzata da “gravità senza precedenti”.
Il capogruppo di FdI, Massimiliano Grasso, insieme al capogruppo della Lista Grasso, Mirko Mecozzi, sostiene che in aula non siano state fornite le informazioni necessarie per una valutazione consapevole dell’atto. In particolare, i due esponenti di opposizione denunciano che la perizia sul valore dell’immobile non sia stata allegata alla delibera e che nessuna spiegazione sia stata fornita, né dalla maggioranza né dagli uffici.
La perizia “mancante” e il dettaglio omesso
Il punto più contestato riguarda la natura della perizia citata in Consiglio: secondo FdI, non si trattava della perizia indipendente richiesta dal PNRR, ma di una perizia di parte realizzata dal soggetto privato venditore dell’immobile. Un’informazione considerata fondamentale, in quanto il valore riportato – 795mila euro – sarebbe stato presentato ai consiglieri come un dato tecnico neutro, quando invece derivava direttamente dall’offerta del privato.
A ciò si aggiunge, secondo Grasso, l’autocelebrazione della maggioranza per il presunto “risparmio” ottenuto rispetto al valore dichiarato, nonostante la disponibilità di 1,5 milioni di fondi regionali che avrebbero consentito – afferma l’opposizione – la ricerca di immobili di maggior pregio da destinare al patrimonio comunale.
La perizia indipendente arriva dopo il voto
La contestazione più rilevante riguarda però la tempistica: la perizia indipendente prevista dai regolamenti PNRR sarebbe stata formalmente richiesta dalla Regione Lazio già il 29 settembre 2025, ma affidata dal Comune soltanto il 13 novembre, come riportato nella Determina 5261.
Questo significa – sottolinea FdI – che il Consiglio comunale ha votato l’acquisizione una settimana prima dell’avvio della valutazione indipendente, con il rischio di aver deliberato senza una documentazione essenziale ai fini della legittimità dell’operazione.
“Metodo opaco che mina la credibilità dell’ente”
Nella nota, Grasso parla di “gestione opaca” e richiama precedenti casi in cui il suo gruppo aveva già denunciato un presunto uso poco trasparente delle risorse pubbliche, come quelli relativi all’Unione Musicale e al fondo immobiliare.
FdI chiede ora che il Sindaco e l’Assessore competente si presentino in aula per chiarire perché al Consiglio sarebbe stata sottoposta solo la perizia privata del venditore e non quella indipendente prevista dalla normativa, affidata – ricordano – soltanto dopo la votazione.
“Il Consiglio non è un passacarte”
Il gruppo di opposizione conclude affermando che “il PNRR non è un campo giochi” e che la trasparenza non può diventare un optional quando si utilizzano denaro e strumenti pubblici. Il caso, secondo Grasso, espone il Comune a rischi amministrativi, contabili e anche finanziari.
La polemica resta aperta, mentre si attendono le eventuali repliche della maggioranza e le verifiche sulla procedura adottata.

