Goffo tentativo di passare inosservata da parte dell’amministrazione guidata da Sposetti: un documento (stranamente non consultabile online) attesta un incarico da 3mila euro ai soliti amici degli amici. Tra i cittadini sale il malcontento: “Sempre le aziende di fiducia”
TARQUINIA – Nuovo triste capitolo dell’ormai famoso “Caso Scomparin”.
Dopo le polemiche generate dagli affidamenti diretti alla Workers Srl, ditta del padre del consigliere, la famiglia Scomparin ha trovato un nuovo goffo metodo per proseguire nella politica dei lavori “chiavi in mano”.
Il “tutto in famiglia”, per ovvi motivi, è costretto ad allargarsi ma resta comunque strettamente riservato ai soliti amici degli amici degli amici. A certificarlo è un documento pubblicato nei giorni scorsi dal Comune di Tarquinia ma (guarda caso) non consultabile online. Di cosa parla? Dell’affidamento del servizio di redazione di un certificato di idoneità statica di alcuni immobili a San Giorgio per la modica cifra di 3 mila euro.
Nessun problema, verrebbe da dire, se non fosse che l’incarico è stato affidato a un collega di Giuseppe Scomparin, geometra e padre del consigliere comunale. Tale professionista occupa una postazione nello studio Scomparin e, secondo l’ultima visura di luglio, risulta socio al 10% della famosa Workers Srl di cui è amministratore unico proprio Scomparin.
Ancora una volta, dunque, la giunta targata Sposetti eccelle per campanilismo estremo, per usare un eufemismo. Mentre i cittadini, che non hanno l’anello al naso, iniziano a esprimere il malcontento anche per questa metodologia di affidamento che premia sempre e solamente i soliti. “Tarquinia è tornata indietro 20 anni – si legge tra i commenti, lapidari, che circolano sui social -. Comunque non mancheranno le aziende di fiducia del comune per ristrutturarla”.

