Viterbo – Il Comune multa La Fortezza per lo striscione “Remigrazione”

La Fortezza: “Se lo striscione avesse promosso una macelleria Halal o una barberia turca, il trattamento sarebbe stato lo stesso?”

VITERBO – I problemi di Viterbo sembrano essere così pochi e irrilevanti che il Comune ha tempo di preoccuparsi e multare l’affissione di uno striscione in uno spazio privato.

Nella scala delle priorità evidentemente non ci sono le case di spaccio a poche centinaia di metri (o addirittura limitrofe) al suddetto striscione,
non c’è degrado o insicurezza, non ci sono orde di perdigiorno che tra una dose e l’altra molestano i residenti, scatenano risse e trasformano intere aree della città in off-limits per i viterbesi.

Sull’ argomento tanto è stato detto, tanto è stato promesso ma ben poco è stato fatto: la rimozione di una panchina (provvedimento inutile e totalmente all’antitesi di una politica civica) ed un paio di sgombri a carico di fasce sociali deboli, mentre altri “fortini” del degrado rimangono in piedi indisturbati.
Che si faccia propaganda facendo i forti con i deboli e i deboli con i forti?
Piaccia o no, tutti sappiamo qual è la fonte da cui sgorgano i problemi di questa città e tutti siamo consapevoli che l’unica soluzione concreta sarebbe una massiccia campagna di remigrazione a livello nazionale.

Questo tema è ovviamente scomodo, soprattutto per chi non ha il coraggio di affermarlo mentre nasconde comitati elettorali sotto il velo del civismo e dell’inclusione, sperando solo di non perdere ulteriore terreno elettorale in quartieri devastati dall’immigrazione incontrollata e da ciò che ne consegue.
A questo punto ci chiediamo quante altre multe simili siano state applicate di recente e a chi.
Non può non sorgere il dubbio che ad essere multati siano l’idea e il programma dietro quello striscione: se avesse promosso una macelleria Halal o una barberia turca, il trattamento sarebbe stato lo stesso?

La Fortezza Viterbo