CIVITAVECCHIA – Proseguono le polemiche dopo l’intervento dei Vigili del fuoco alla scuola primaria Galice, in via Toscana 2, avvenuto nella mattinata di ieri a causa di copiose infiltrazioni d’acqua che hanno interessato parte dell’edificio scolastico.
La chiamata di emergenza è stata effettuata intorno alle 10:45. Sul posto è arrivata una squadra del distaccamento Bonifazi che, una volta all’interno dell’istituto, ha trovato gli operai comunali già impegnati in alcuni lavori di riparazione, poi sospesi a causa del peggioramento delle condizioni meteo.
Dopo un’ispezione dettagliata, i Vigili del fuoco hanno stabilito di interdire il passaggio e l’utilizzo di un’intera ala della scuola, considerata non sicura per via dei danni provocati dall’acqua. Presenti durante le verifiche sia il dirigente scolastico, sia un funzionario dell’ufficio tecnico e manutenzione del Comune.
La situazione ha immediatamente acceso la preoccupazione dei genitori degli alunni. Un genitore, contattando la redazione, ha scelto di rendere pubblica la propria testimonianza annunciando l’intenzione di presentare un esposto per denunciare quanto accaduto.
Secondo quanto riferito, il problema delle infiltrazioni sarebbe noto già dallo scorso anno scolastico, ma – denuncia il genitore – non sarebbero stati eseguiti interventi strutturali adeguati: “Non è stato sistemato né affrontato seriamente il problema, che può portare a indebolimenti strutturali e crolli. Ieri siamo stati graziati se non abbiamo pianto i nostri figli“.
La famiglia coinvolta si domanda inoltre chi abbia autorizzato l’agibilità dell’area interessata, pur in presenza di criticità note.
Il genitore afferma di aver appreso che fondi per la manutenzione sarebbero stati stanziati, ma – sostiene – non sarebbero state avviate né le procedure di appalto né i lavori.
“È una cosa gravissima e qualcuno ne dovrà rispondere. Non si può scherzare con la sicurezza di bambini e insegnanti”.
Il riferimento finale è alla tragedia di altre scuole italiane in cui il degrado strutturale ha avuto conseguenze irreparabili: “Esempi di manutenzione fatta male e scuole cadute con bambini morti ce ne sono stati. Non si deve ripetere mai e poi mai”.
La comunità scolastica, tra docenti e genitori, attende ora comunicazioni formali sulla continuità delle lezioni e sull’eventuale trasferimento degli studenti in altri spazi sicuri.
Dal Comune non sono arrivate, al momento, dichiarazioni ufficiali su: eventuali lavori programmati o sospesi; i tempi di intervento necessari per ripristinare l’ala danneggiata; l’eventuale responsabilità dell’agibilità concessa.
La vicenda riapre il tema, più volte sollevato, della manutenzione delle strutture scolastiche e della necessità di prevenire situazioni di emergenza che mettono a rischio chi frequenta quotidianamente gli edifici.

