Viterbo – Centro storico al buio mentre San Pellegrino è già in festa: Viterbo viaggia a due velocità

Commercianti esasperati: «Una città sempre in ritardo, anche sul Natale. Così perdiamo clienti e dignità»

VITERBO – Nel primo fine settimana utile per lo shopping natalizio, mentre il Christmas Village di San Pellegrino brilla già da giorni e richiama visitatori con luci, eventi e scenografie da cartolina, il resto del centro storico resta inspiegabilmente al buio. Le luminarie, attese come ogni anno per segnare l’avvio della stagione più importante per il commercio di prossimità, sono ancora spente. E i negozianti non nascondono più la loro frustrazione.

«Questa città è in perenne ritardo, su tutto. Anche sul Natale», sbotta un esercente di via Cavour. Un giudizio duro, condiviso da molti operatori del cuore cittadino che da settimane chiedono all’amministrazione di “farsi trovare pronta” in vista del periodo natalizio. Nulla da fare: mentre i centri commerciali sfavillano di addobbi e attraggono clienti con l’atmosfera giusta, Viterbo sembra voler rinunciare ancora una volta a competere.

L’obiezione di chi sostiene che “una volta gli addobbi si accendevano l’8 dicembre” viene rispedita al mittente dai commercianti: «Niente è più come una volta, soprattutto nel commercio, e ancor meno nei centri storici. Qui il tempo si è fermato solo per chi amministra, non per chi deve lavorare e pagare affitti e bollette». Per i piccoli negozi il tema non è di folklore, ma di sopravvivenza: partire tardi significa perdere consumatori, perché chi offre per primo un ambiente accogliente si conquista la clientela, mentre chi rimane indietro deve accontentarsi delle briciole.

Ed è proprio di “briciole” che parlano tanti negozianti del centro, convinti che Viterbo non possa permettersi un’ulteriore emorragia di frequentatori in un momento già critico. «Se la città si accende a metà dicembre, per noi è finita. Il mese più importante dell’anno si accorcia, mentre le persone scelgono altri luoghi che almeno sanno creare un po’ di atmosfera», spiegano.

Nel frattempo, l’amministrazione continua a rimandare, con una lentezza che in molti definiscono ormai strutturale: «Lenta, tardiva e approssimativa su qualsiasi argomento», accusano i commercianti. E non manca una frecciata a chi, in questi mesi, giura di vedere “turisti dappertutto”: «Proprio loro dovrebbero indignarsi per primi: che impressione credete che faccia trovare un centro storico al buio, mentre altrove le luci sono accese da settimane?».

A rendere il quadro ancora più surreale è l’attesa spasmodica per la conferenza stampa con cui, come ogni anno, il sindaco accenderà l’albero principale della città. «Sembra che per quattro fili di luci serva una cerimonia in grande stile, come fossimo al Rockefeller Center. Peccato che nel frattempo il resto del centro storico marcisca nell’ombra», commenta amaramente una commerciante.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una Viterbo a due corsie, con una parte già immersa nell’atmosfera natalizia e un’altra lasciata al buio senza spiegazioni. E mentre l’amministrazione temporeggia, chi tiene aperta una serranda ogni giorno teme di pagare, ancora una volta, il prezzo più alto dell’inerzia.