Roma si prepara all’arrivo dei veicoli senza conducente: “Sarà una svolta per il trasporto pubblico”

Il tema è stato al centro dell’incontro “Guida autonoma: capire per guidare dall’Italia il futuro”, ospitato allo Spazio Europa

ROMA – Auto che viaggiano da sole, senza nessuno al volante: uno scenario che fino a ieri sembrava materia da film di fantascienza, ma che oggi si avvicina sempre più alla realtà. Dopo le prime sperimentazioni negli Stati Uniti, anche Roma potrebbe presto vedere circolare mezzi completamente autonomi, con un impatto significativo soprattutto sui servizi di trasporto a chiamata.

Il tema è stato al centro dell’incontro “Guida autonoma: capire per guidare dall’Italia il futuro”, ospitato allo Spazio Europa e promosso dagli eurodeputati Nicola Zingaretti, capodelegazione del Partito Democratico a Bruxelles, e Pierfrancesco Maran (S&D). All’evento hanno partecipato oltre cento ricercatori e rappresentanti istituzionali, insieme all’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, e ad Andrea Casu.

Durante il confronto è emersa la necessità di definire un quadro normativo chiaro, capace di conciliare sicurezza, tutela dei diritti, sviluppo tecnologico e competitività. “La guida autonoma non è un’ipotesi futuristica: è una trasformazione già in atto – ha sottolineato Zingaretti –. Italia ed Europa devono avere un ruolo da protagoniste. Serve governare questo cambiamento, non inseguirlo, per proteggere lavoro, innovazione e capacità industriale del Paese. E Roma, la città dove un tempo correvano le bighe, può essere il luogo da cui riparte la discussione sul futuro della mobilità”.

Un punto condiviso anche da Patanè, secondo cui la Capitale è pronta a sperimentare l’introduzione dei veicoli autonomi, soprattutto nei servizi pubblici flessibili. L’assessore chiede però un tavolo nazionale che elimini gli ostacoli legislativi ancora presenti, a partire dalla revisione del Codice della Strada – che oggi lega ancora la definizione di veicolo alla presenza di un conducente – e dall’aggiornamento del decreto sulle smart road del 2018. “Si tratta di un passo che può aumentare la sicurezza, ridurre l’inquinamento e migliorare la fluidità del traffico”, sostiene.

Maran evidenzia invece la portata sociale dell’innovazione: “La guida autonoma può garantire servizi nelle zone e negli orari oggi scoperti, ridurre drasticamente gli incidenti e offrire nuove opportunità a chi non può guidare o ha difficoltà nel farlo. È una rivoluzione che cambierà le città”.

A invocare un ruolo attivo di Italia ed Europa è anche Andrea Casu, che sollecita una mossa decisa da parte del Governo: “Non possiamo restare spettatori paganti. Serve aggiornare norme ormai superate e coinvolgere subito i sindacati per scrivere insieme un piano che tuteli lavoratori e imprese”.

Presente anche Quang Ngo Dinh, CEO di Olivetti, che ha illustrato le tecnologie in campo per facilitare l’integrazione dei veicoli autonomi nelle infrastrutture urbane. “Le smart road sono l’evoluzione naturale delle smart city – ha spiegato –. Una rete intelligente dove l’ottimizzazione degli spostamenti diventa centrale”.

E in questo scenario, presto, potrebbe esserlo anche la presenza delle prime auto senza conducente sulle strade di Roma.