TIVOLI – Il quartiere di via Acquaregna, a Tivoli, è ancora avvolto dal dolore per la morte improvvisa della bambina di appena due anni deceduta giovedì pomeriggio all’asilo nido Arcobalocco. Una tragedia che ha profondamente scosso residenti, educatrici e famiglie.
“Ricordo quella bambina – racconta un vicino – arrivava ogni mattina con la mamma, ma era così felice di entrare al nido che chiedeva di essere lasciata qualche decina di metri prima, per poter andare da sola”.
La piccola, figlia di una coppia di origine somala, si è sentita male durante il riposino pomeridiano. Erano circa le 14 quando si era addormentata; poco prima delle 14.45, all’arrivo della madre per riportarla a casa, una maestra è andata a svegliarla, trovandola però già priva di sensi. Immediata la richiesta di soccorso: i sanitari dell’Ares 118 hanno tentato a lungo di rianimarla prima del trasferimento d’urgenza all’ospedale San Giovanni Evangelista, dove il decesso è stato formalizzato alle 16:30.
“Un dramma inspiegabile – lo definisce la titolare dell’asilo, Maria Luisa Censi -. Si è addormentata e non si è più svegliata. La nostra vita e quella del nido sono cambiate per sempre. Abbiamo fatto tutto il possibile per salvarla, ma non è bastato. Confidiamo che venga fatta piena chiarezza”. La responsabile, che secondo chi la conosce ha anche esperienza come rianimatrice, è stata ascoltata dalla polizia insieme alle educatrici presenti quel giorno. L’asilo è rimasto chiuso.
Sul caso indagano gli agenti del commissariato di Tivoli, coordinati dalla Procura, che ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. Gli investigatori hanno acquisito la cartella clinica redatta al momento del ricovero e ascoltato i genitori, distrutti dal dolore. Dai primi riscontri non emergerebbero patologie pregresse della bambina: resta quindi da chiarire cosa sia accaduto nell’arco di quei 45 minuti tra l’inizio del riposino e il tragico epilogo.
Un’altra tragedia simile si è verificata nelle stesse ore a Cinecittà, dove un neonato di due mesi è morto nel lettino, forse a causa di un rigurgito. In quel caso sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri.

