CIVITAVECCHIA – “Il sequestro delle gru in porto è la fatidica goccia che fa traboccare il vaso”. È questo il commento del presidente della Compagnia Portuale Enrico Luciani sul sequestro delle quattro gru avvenuto ieri da parte della Capitaneria di Porto.
“Non possiamo e non dobbiamo più nascondere quali siano i responsabili di questo atteggiamento non più accettabile – afferma Luciani – lo andiamo dicendo da troppo tempo, come novelle Cassandre, che si rischiava ciò che purtroppo ora sta accadendo.
Un atteggiamento da “padrone delle ferriere”, dell’attuale gestore e concessionario RTC della banchina container non più tollerabile.
Non solo infatti ha sempre e volutamente disatteso i volumi dei traffici teus, come da business plan presentato, ma addirittura ora si permette di aprire dispute con altri operatori portuali creando gravi problemi nel delicato equilibrio socio-economico che esiste all’interno del nostro porto.
Il gestore del Terminal Container continua a coprire inutilmente e inspiegabilmente un bluff, bloccando l’aumento della movimentazione dei container ferma a quantità annuali ridicole, numeri che possono essere fatti in banchine multipurpose, cioè in banchine di merci generali.
Oggi, questo atteggiamento di arrogante indifferenza alle giuste richieste del porto e della città, rischia addirittura di far perdere ulteriori traffici al nostro porto, già in difficoltà in questo periodo.
È oramai tempo, quindi, di mettere il carro davanti ai buoi: o RTC, da oggi stesso, si “degna” di aumentare il traffico di containers a numeri mediamente accettabili (200.000/300.000 teus) oppure è evidente ormai a tutti che non vada rinnovata l’autorizzazione ex art.16, scaduta a dicembre, facendo così decadere la concessione ex art.18 del Terminal Containers. Il messaggio deve arrivare forte e chiaro: non permetteremo a nessuno, né ora e né mai, di distruggere e far morire il nostro porto”.