Durissimo attacco dell’esponente di Fratelli d’Italia su IdeaRadio: “Più che un manager abbiamo un presidente che ama le kermesse elettorali del PD”
CIVITAVECCHIA – Il candidato al consiglio regionale Stefano D’Angelo attacca duramente i vertici dell’Autorità Portuale. Lo fa attraverso una trasmissione autogestita in cui svela quelle che sono le sue perplessità sulla gestione dell’ente: «Il centrodestra deve assolutamente puntare ad una inversione di marcia. Dobbiamo creare occupazione, per farlo bisogna agire in quegli ambiti che possono dare respiro all’impresa e allo sviluppo – spiega il candidato di Fratelli d’Italia -. Mi riferisco al Porto che è una risorsa non solo di Civitavecchia ma del territorio tutto.
Non si spiega perché di un milione di container che transitano a Roma, solamente 40 mila passino per Civitavecchia».
Per D’Angelo il colpevole ha il nome di Majo: «E’ una cosa assurda, resa possibile dalla incapacità da chi gestice il porto senza occuparsi al contrario di campagna elettorale».
Il riferimento è alle presenze nei comizi elettorali a cui ha partecipato il candidato governatore e presidente uscente Nicola Zingaretti.
«Di Majo è un presidente presenzialista alle kermesse del Pd – spiega D’Angelo -. Dovrebbe occuparsi più di sviluppare traffici al contrario.
Dovrebbe pensare alle tantissime vertenze che sono nate nel porto, anzi che sono aumentate. Non voglio pensar male ma vedo che cresce Livorno e cresce Genova.
Mentre noi abbiamo Royal Bus e i suoi dipendenti che protestano sotto l’Autorità portuale e società che doveva portare sviluppo ed investimenti che invece fanno causa. E’ un dato che i traffici non aumentino.
Al vertice di Molo Vespucci dovrebbe esserci un manager che sappia fare e non uomo di partito o qualcuno che è stato per anni nelle segreterie».