Duro l’ex sindaco che si scaglia contro Micchi, De Leva e Cozzolino chiedendone le dimissioni: “Per colpa loro i dipendenti si trovano a perdere in pochi istanti i risparmi di una vita lavorativa”
CIVITAVECCHIA- “Sparito il Tfr di 320 lavoratori delle municipalizzate”. Lo dichiara l’ex sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei (Pd) che riporta l’attenzione sulla Civitavecchia servizi pubblici lanciando l’ennesimo grido d’allarme. Tidei si scaglia contro il sindaco Cozzolino, l’amministratore unico Csp De Leva e il liquidatore Carlo Micchi: “320 famiglie rovinate dalla incapacità dei 5 stelle”. Duro il dem che punta il dito: “Gente pagata 10mila euro al mese che sottrae parte della retribuzione ai dipendenti e si aumenta il proprio stipendio, dopo essersi fatta bocciare 4 concordati su 4 – tuona Tidei – aver fatto fallire 4 delle 5 società comunali, lo scorso settembre, quando si è recata dal notaio per trasferire l’attività da Hcs a Csp, si è semplicemente dimenticata di conferire nella nuova società i Tfr, le ferie ed i permessi dei dipendenti”.
Una situazione molto grave secondo Tidei, soprattutto perché “oggi, accortisi dell’errore, scrivono due righe ai dipendenti dicendogli di non allarmarsi, ma il Tfr e le ferie potranno farsele pagare dalle società di origine: Città Pulita, Argo e Ippocrate, sorvolando sul fatto che quelle società praticamente non esistono più e sono ormai fallite, dopo la bocciatura di tutti i concordati dello scorso settembre. Insomma, per colpa loro, i dipendenti si trovano a perdere in pochi istanti i risparmi di una vita lavorativa: il Tfr, oltre gli altri accessori”.
Tidei prosegue spiegando che secondo i suoi primi calcoli i dipendenti che hanno aderito a fondi privati per il Tfr hanno perso cifre che vanno dai 2 ai 3mila euro, “ma c’è anche chi rischia di non avere più 40-50mila euro – incalza il dem – le rassicurazioni di Cozzolino che si impegna in prima persona a risolvere il problema, suonano veramente come una beffa. Cozzolino deve prendere coscienza che il problema è lui”. Tidei non ha dubbi e chiede le dimissioni degli amministratori coinvolti.
“L’unica consolazione – sottolinea l’ex sindaco – è che gli strafalcioni riportati nella lettera di De Leva consegnata oggi ai lavoratori, sono appunto strafalcioni. La legge, per fortuna, tutela i lavoratori “vittime” di tali incapaci. Pertanto – promette Tidei – sulla base della mia esperienza da Avvocato cassazioni sta, mi metto a disposizione dei 320 lavoratori “vittime” di questi sciagurati. I lavoratori non devono richiedere il Tfr alle vecchie società, ormai fallite. Così non li vedrebbero mai più. Devono chiederlo alla Csp”.
Tidei conclude dicendo che la misura è colma e chiede immediate dimissioni.