Intanto la Raggi è tornata in Procura per riferire su alcuni particolari emersi dall’interrogatorio di Lanzalone
ROMA – Inchiesta stadio della As Roma, si prosegue con l’indagine, con le udizioni presso la Procura ed anche con i contraccolpi politici di una vicenda che, come noto, ha coinvolto esponenti della maggioranza capitolina 5 stelle (il capogruppo Paolo Ferrara, indagato), e della Regione Lazio, l’ex assessore Michele Civita (Pd) e l’attuale consigliere regionale Adriano Palozzi (FI).
Questi ultimi agli arresti domiciliari.
Dopo essere stato ascoltato in Procura venerdì pomeriggio, Adriano Palozzi – già sindaco di Marino – si è dimesso da vicepresidente della commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture, Mobilità e Trasporti della Regione Lazio. Il vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere di Forza Italia (il più votato nella circoscrizione della provincia di Roma nel suo partito), agli arresti domiciliari dalla scorsa settimana nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sullo stadio della Roma, secondo quanto risulta all’agenzia Dire ha comunicato oggi la sua decisione agli uffici del Consiglio regionale.
La sindaca Virginia Raggi è stata di nuovo convocata in procura come persona informata sui fatti – quindi non come indagata – sull’inchiesta sullo Stadio della Roma. I magistrati che l’hanno ascoltata per 45 minuti avevano acquisito nuovi elementi che hanno richiesto un chiarimento da parte della prima cittadina. Raggi non ha rilasciato dichiarazioni.
L’inquilina del Campidoglio era già stata sentita venerdì a piazzale Clodio, come il dg della Roma Mauro Baldissoni e il direttore generale del Comune Franco Giampaoletti. Il colloquio con il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Barbara Zuin è terminato intorno alle 19.
Giovedì Virginia Raggi sarà di nuovo in tribunale per l’inizio del processo per falso per la promozione di Renato Marra, fratello dell’ex braccio destro della sindaca Raffaele, dai vigili urbani alla direzione Turismo
Intanto Alfonso Bonafede ai microfoni di Otto e mezzo ribadisce la sua estraneità all’inchiesta. “Non ho niente da chiarire – dice il ministro della Giustizia – ho letto ricostruzioni fantasiose sul mio silenzio, che è dovuto solo al fatto che questa inchiesta non ha nulla a che vedere con me”. E a proposito del ruolo dell’ex presidente dell’Acea ribadisce: “Luca Lanzalone? Lo ha scelto la sindaca Raggi Gliel’ho presentato io insieme a Fraccaro. Siccome conoscevo un bravo avvocato l’ho presentato e lei, come sindaca, ha ritenuto di avvalersene”.