C’è il rischio che vengano utilizzate come centro di stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi
VITERBO – Verità e chiarezza a tutela delle aziende agricole e dei cittadini. La Coldiretti di Viterbo sollecita le autorità provinciali e le amministrazioni locali a voler verificare la fondatezza dell’allarme sulla annunciata riconversione di cave dismesse in discariche di rifiuti speciali, se non pericolosi.
“La ferita ancora aperta di Graffignano insegna. Intervenire quando è ormai troppo tardi – dice il direttore Alberto Frau – serve a poco. Innalziamo i livelli di guardia, attiviamo ogni utile presidio di prevenzione per non essere colti di sorpresa.
Solo una rigorosa ricognizione dei fatti, ai massimi livelli istituzionali, può fare chiarezza sulla attendibilità dei rischi paventati o invece rassicurare sulla innocuità, per la salute e l’ambiente, delle eventuali attività di riempimento di alcune delle cave dismesse disseminate in gran numero sul nostro territorio”.
“Da noi né allarmismi, né processi alle intenzioni. Il nostro focus – aggiunge il presidente Mauro Pacifici – è la tutela della salute pubblica e della biodiversità del contesto ambientale che ospita produzioni agricole di eccellenza.
È bene vigilare e interrogarsi sulla opportunità di iniziative che, per quanto legittime perché evidentemente ammesse dalle leggi, potrebbero rappresentare una criticità rispetto all’esigenza di preservare l’integrità del territorio, il suo potenziale turistico, la sua vocazione agricola. Sarebbe un crimine – conclude il presidente – offuscare l’immagine di agricoltura e turismo quando, proprio su di essi, Viterbo e l’intero Paese sono tornati ad investire per recuperare competitività e ricchezza”.