CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Ho ricevuto una lunga ed articolata lettera firmata da tutti i lavoratori della Minosse, anche se nel leggerla, se permettete, ho avuto qualche dubbio che dietro non ci sia la manina di qualcos’altro. Comunque prendo questa occasione per il piacere di conoscerci, anche perché sembrate curiosi delle mie credenziali.
Ebbene, ho iniziato a lavorare a 14 anni scaricando lo zucchero alla dogana di San Lorenzo, mi dovevo pagare da solo tutto, come tanti della mia generazione. Mio babbo faceva (e fa tuttora, ad 83 anni) l’artigiano presso le più grandi industrie del Lazio (Findus, Palmolive, Abbott ecc.), riparando strumenti di pesatura. Mi ha dato una grande educazione e tantissimo amore ed ancora me ne dà, una famiglia di lavoratori come ce ne sono tante.
Oggi nell’attività imprenditoriale, lavorano con me circa 300 persone, e la sede della mia società, Fondata da me ed il mio Socio nel 2000, è a via Antonio Segni 12 Ciampino; potete chiedere a loro che tipo di persona sono, sempre disponibile certo nei limiti dei miei mezzi, però si cerca sempre nel buon senso di aiutare chi ha più bisogno (per il dentista dei figli, per i mutui, per i problemi famigliari, ecc.).
Per l’associazione sportiva che orgogliosamente presiedo, specifico che da Enel prendo un terzo dei soldi che si prendevano tre anni fa a titolo di progetti per la sostenibilità allo sport e che quattro anni fa l’amministrazione comunale ci ha tolto oltre che il contributo anche la possibilità di avere il marchio Enel da accompagnare alla titolazione dell’impianto, come invece succede in tutte le strutture di una certa dimensione in Italia. Un danno da 160mila € anno, ne sono passati quattro: fate voi i conti.
Precisazione: noi di sponsorizzazioni milionarie non ne abbiamo mai viste, come diceva un vecchio allenatore “magara…”.
Vi siete forse sbagliati con qualche altra città: sempre pronto a mostrarvi i contratti. Stiamo parlando di ben altre cifre anche meno del 10%
Per l’assegnazione dello stadio, pensate, è stato fatto un bando nazionale: sono venuti da Verona a vederlo e certo non si trattavano 40 milioni di euro. Era tanto conveniente, che non si è presentato NESSUNO a concorrere malgrado in tanti dicevano che era un “affare” (a parole).
Tanto è vero che l’impianto, come tutti sanno, è ritenuto antieconomico dal FIN-CONI, tanto è vero che purtroppo sono stati ridotti i rimborsi dei ragazzi e dei collaboratori per non mandare via nessuno, cercando con le attività supplementari di far raggiungere a loro, almeno in parte, quello che avevano perso.
D’altronde il nostro impianto è l’unico in Italia con 51 metri di vasca a doppia tribuna che viene gestito in Italia senza nessun contributo pubblico e con le assistenze straordinarie a nostro carico.
Fino ad ora siamo riusciti ad essere aperti, soprattutto grazie ai nostri ragazzi, che stanno facendo un grande sacrifico (hanno anche loro delle famiglie) ed insieme a tutti noi della dirigenza che mettiamo i nostri soldi, nella speranza di vedere tutti in futuro un po’ di luce. Ho detto loro di non lamentarsi mai, non si sputa sui soldi con i quali ci si sostiene, anche se molto di meno rispetto a prima. Di poco si mangia e di nulla si muore. Me lo hanno insegnato i miei è così ho cercato di fare io con gli altri.
Il tutto lo potete chiedere come conferma ai ragazzi o ai collaboratori, ai tecnici: non fatevi scrupoli tanto in una piccola città ci si conosce tutti, no?
Per i nostri problemi non abbiamo mai avuto la solidarietà di nessuno, parlo di aziende (tolto qualche amico), associazioni, partiti, sindacati, istituzioni… ma che si deve fare è la vita; a noi piace darla la solidarietà infatti diamo spazi acqua gratis a tutte le persone che hanno dei disagi, sia fisici, psicologici ed economici.
A proposito per essere sempre precisi, sono contento che alcuni di voi vengono a vedere la Snc: però sono Presidente da otto anni, cioè da prima che nascesse la Minosse e si scaricasse il primo kg di carbone.
Ci tengo a precisare un ultima cosa, giuro è l’ultima. Sono stato il solo ad avere fortemente sollecitato Enel in questi anni, per l’accordo con l’attuale amministrazione che ritengo indecoroso soprattutto nei 300 milioni di euro a loro per il momento condonati, sono stato l’unico che si esposto per primo per quanto concerne i lavori dati alle imprese che vengono da fuori per poi chiedere di riconoscere il patto sociale nei nuovi contratti a favore delle persone che già lavorano all’interno della azienda che eventualmente perdono le gare, a fare pressioni affinché le imprese di Civitavecchia abbiano una via preferenziale per rimanere sul Territorio specifico, a testimoniare attraverso le nostre esperienze (non ci crederete ma il pesce si vende tramite bandi gara) che la condizione in gara del prezzo più basso non porta mai da nessuna parte e distrugge aziende e tessuto sociale.
Sono un grande sostenitore di questi valori, venendo appunto da un’impresa . Tutto dimostrabile nella rassegna stampa che abbiamo in archivio, magari ve la mando.
Stessa cosa con l’Autorità Portuale sempre nel merito: peccato invece che qualcuno che prima la contestava poi, dopo aver ottenuto il rinnovo contrattuale per la sua impresa, il giorno dopo ne decantava l’operato… Anche qui rassegna stampa, è vero che si ha tutti la memoria corta, ma “carta canta”.
Detto questo ci siamo un po’ conosciuti.
Venendo a voi, innanzitutto io non ho nulla di personale con la Minosse, tanto meno con le persone ci lavorano: forse la lettera è stata fraintesa ed interpretata e strumentalizzata per altri fini, e allora colgo l’occasione per ribadire quanto da noi scritto: l’importante che il lavoro rimanga ad Imprese di Civitavecchia, se è Minosse figuriamoci non siamo certamente noi a doverlo dire compreso la legittimità di fare il bando o meno , l’importante è che non si utilizzi la politica per creare consenso tramite il lavoro. E’ un valore che penso sia condiviso da tutte le persone “normali”, anche a garanzia di tutti quelli che oggi non trovano occupazione e credono ancora nella speranza del “merito”.
PS : ma perché la lettera è stata spedita solo a me, che ho sempre sostenuto Civitavecchia senza avere mai un interesse. Vabbè, come ripeto, ora ci siamo conosciuti.
Roberto D’Ottavio – Coordinatore Forza Italia Civitavecchia