Il dottore, membro della commissione “pubblica istruzione”, per la seconda volta non convocato dal presidente e scoppia la polemica
TARQUINIA – Silvano Olmi, detto il “Maresciallone”, sembra avere qualcosa di personale nei confronti del consigliere d’opposizione Alberto Riglietti.
Il primo è presidente, il secondo è membro della 3° COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE Turismo – Spettacolo – Sport – Cultura – Pubblica Istruzione.
Scrive Riglietti: “Non ho potuto partecipare alla commissione perché non convocato!”. Il riferimento è alla mancata comunicazione della convocazione per la riunione della commissione consigliare che si è svolta venerdì, per discutere delle problematiche relative alla mensa scolastica per l’anno 2018/19 in concomitanza dei lavori al plesso “Bonelli” della Scuola elementare di Tarquinia.
“L’ennesima dimenticanza? – continua Riglietti – Io non ho potuto partecipare perché non convocato pur essendo membro di tale commissione, e il mio nome non compare nella lettera di convocazione di una commissione in comune firmata dal consigliere Olmi. Le commissioni sono formate dai consiglieri eletti dai tarquiniesi e nessuno, dico nessuno può avvalersi di propria iniziativa di decidere chi convocare. Purtroppo a volte sono portato a pensare che c’è chi se la canta e se la suona…. in maniera antidemocratica”.
Eppure sul sito istituzionale del Comune, nella pagina dedicata alle commissioni, Riglietti risulta componente di tutte, in quanto unico rappresentante del gruppo consiliare “Spazi Aperti”.
Ci scrive Riglietti: “Questa è la lettera di convocazione di una commissione in comune FIRMATA dal consigliere Olmi. Io non ho potuto partecipare perché non convocato (ILLECITAMENTE), pur essendo membro di tale commissione, e il mio nome non compare nella lettera.
N.B. Io mio nome è sempre tra Moscherini e Celli dove ora, guarda caso c’è uno spazio vuoto!!
Le commissioni sono formate dai consiglieri eletti dai tarquiniesi e nessuno, dico nessuno può avvalersi di propria iniziativa di decidere chi convocare. Purtroppo c’è chi se la canta e se la suona…. in maniera antidemocratica.