ROMA- Nuovi guai in vista per Facebook. Il Codacons ha deciso di denunciare il social network all’Autorità per le Comunicazioni chiedendo una sanzione nei confronti della società per aver posto in essere una illegittima censura a danno della cultura e di Vittorio Sgarbi.
Il noto critico d’arte ha pubblicato infatti nei giorni scorsi sulla propria pagina Fb la foto di un’opera di Wilhelm von Gloeden raffigurante un nudo maschile, iniziativa che si inseriva nella campagna pubblicitaria di una mostra allestita presso il Palazzo Doebbing di Sutri, cittadina di cui Sgarbi è sindaco dallo scorso giugno.
Facebook ha deciso tuttavia di rimuovere la pagina in questione ritenendo l’immagine pornografica, laddove l’opera non aveva alcun nesso col mondo della pornografia né poteva ledere altri utenti del social network.
“Il comportamento di Facebook è assolutamente scandaloso e deprimente – afferma il presidente Carlo Rienzi – Tollera odio e insulti sulle proprie pagine, non eliminando i post pericolosi e permettendo a gruppi chiusi di fomentare violenza e addirittura scambiare materiale pedopornografico, come dimostrato da diverse denunce presentate dal Codacons, ma poi censura con una velocità record una foto di nudo artistico. Per tale motivo presentiamo oggi una denuncia all’Agcom contro il social network, chiedendo di sanzionare con una multa record l’azienda per i danni prodotti al mondo dell’arte e alla cultura” – conclude Rienzi.
Dal canto suo il sondaco Sgarbi non è nuovo a censure da parte del noto social network l’ultima di qualche mese fa per aver pubblicato il dipinto: “Allegoria del tempo”, di Guido Cagnacci: “È una manifestazione d’ignoranza intollerabile – scriveva Sgarbi -. I social network debbono servire anche a promuovere l’arte e la conoscenza in genere. Chi censura un capolavoro del genere degradandolo a pornografia è un cretino senza attenuanti”.