ORVIETO – Dal merletto alla ceramica, dal ferro battuto alla lavorazione della pelle. Antichi e nobili mestieri, ancora praticati ad Orvieto, raccontati lo scorso martedì su Raidue nella rubrica del Tg2 “Costume & Società” e realizzato dalla giornalista Daniela Colucci.
I sotterranei del Pozzo della Cava hanno fatto da cornice alla presentazione dei laboratori artigiani della zona. A dare voce alla loro attività fatta di creatività tattile, il fabbro; Fabrizio Basili; che con “mani d’oro” batte sull’incudine per forgiare riccioli, intrecci e cerniere in ferro così come, prima di lui, suo padre, Marco Sciarra che al torniello decora con le tinte della tradizione – blu manganese, verde ramina e giallo ferraccia – quella ceramica universalmente considerata “arte dei quattro elementi”.
E ancora, le merlettaie,Loretta Lovisa, Anna Rita Tempesta,custodi dell’antica arte orvietana, che usano ferri e uncinetti per filare maglie alte e basse e rielaborare la trina d’Irlanda. E poi c’è il Medioevo, storico e fantastico, che ispira le sculture di Alberto Bellini che con la creta plasma castelli, torri, mulini a vento, fari, ma anche gnomi, elfi, folletti, abbracci e sogni in terracotta fino alle antiche corporazioni delle arti e dei mestieri orvietani.
Il servizio, per il cui allestimento si è prodigata la arriva a coronare un periodo di grande attenzione mediatica per Via della Cava, infatti il ha descritto il Santuario della Madonna della Cava di Orvieto come uno dei suoi luoghi prediletti per ritirarsi alla ricerca della pace e del contatto con il Divino.