Roma, 8 novembre 2019 – Una sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti dei dipendenti Ilva e delle aziende collegate: a chiederla è il (viterbese) segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, immediatamente appoggiato dai vertici dell’Abi che si sono impegnati a “sensibilizzare” le banche.
“Chiediamo ai vertici del settore bancario e all’Abi di valutare iniziative di sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti dei dipendenti Ilva e delle aziende collegate, imitando iniziative analoghe già intraprese, con sensibilità e successo, in occasione di calamità naturali”, come ad esempio nel caso delle varie misure per le famiglie colpite dal crollo del Ponte Morandi a Genova.
“Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ilva di Taranto oltre che di tutte le aziende dell’indotto – afferma Sileoni -. La crisi dell’acciaieria pugliese è ormai una vera e propria emergenza nazionale, una enorme calamità sociale che sta assumendo toni drammatici”.
“Tutti devono fare la loro parte – prosegue il sindacalista – . Pure le banche devono contribuire, non solo supportando l’attività industriale con liquidità e linee di credito, ma anche, e soprattutto in questa fase incerta, tendendo la mano alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo”.
In una nota l’Associazione bancaria promette di mobilitarsi. “Il Presidente ed il Direttore generale dell’Abi, Antonio Patuelli e Giovanni Sabatini, esprimono massima attenzione dell’Associazione alle esigenze dei lavoratori dell’Ilva di Taranto in un momento molto problematico sulle loro prospettive e accolgono con favore quanto auspicato dal Segretario generale della Fabi Lando Sileoni, per contribuire a individuare gli strumenti più adeguati per venire incontro alle eventuali esigenze che dovessero emergere relativamente ai finanziamenti contratti da lavoratori dell’Ilva”.
Virginia Romeo