Dopo aver fallito i precedenti tentativi, il sindaco di Roma punta alle caserme dismesse come aree di stoccaggio
TARQUINIA – Riceviamo e pubblichiamo: Questa mattina, sulle colonne de “Il Messaggero”, è riportata la notizia, rilanciata anche da alcune testate locali, sulla possibilità che alcuni siti militari dismessi possano essere messi a disposizione dell’area metropolita di Roma e della sindaca Virginia Raggi quali depositi dell’AMA.
Secondo quanto riportato sui quotidiani online, il ministero della Difesa avrebbe comunicato alla municipalizzata capitolina la disponibilità di dieci aree tra Roma e l’hinterland per allestire almeno 4 centri di trasferenza. Non discariche bensì siti, previsti dalle ultime ordinanze regionali, che potranno essere utilizzate dall’azienda per smistare gli scarti raccolti in giro per la città, con la possibilità di tenerli fermi per almeno 48 ore, prima di portarli negli impianti.
Il sindaco Alessandro Giulivi su questa vicenda ha una posizione netta: “Non siamo la pattumiera di Roma né tantomeno dell’intera sua provincia. Credo che i siti militari non siano idonei per svolgere attività di stoccaggio ma sono pronto come primo cittadino e pronti come comunità, a respingere questo ennesimo attacco da parte di chi ha creato il problema ed oggi non è in grado di risolverlo”.
L’Amministrazione Comunale non abbasserà la guardia: “Sono pronto a vietare il transito sulle strade di nostra competenza ai mezzi pesanti. Non dovesse bastare, siamo pronti a forme di protesta più forti e non ci lasceremo certo sopraffare dalla sindaca di Roma, che rispetto in quanto donna ma totalmente incapace nel gestire Roma e le sue emergenze”.