Viterbo – “Una grande vittoria di Confartigianato, una grande vittoria per le piccole e medie imprese del nostro Paese”. Il segretario di Confartigianato Imprese di Viterbo, Andrea De Simone, commenta così, con enorme soddisfazione, l’abrogazione di ieri sera da parte della Commissione Bilancio del Senato dei commi dell’articolo 10 del Decreto Crescita che prevedevano lo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus. Un risultato importantissimo ottenuto grazie alla battaglia che Confartigianato ha condotto per mesi, chiedendo l’eliminazione di una misura che avrebbe provocato gravi effetti distorsivi della concorrenza e penalizzanti per le piccole imprese.
“Finalmente la Commissione Bilancio ha messo mano ad un aborto normativo che, come anche certificato due volte dall’Antitrust, penalizzava le piccole imprese, scaricando su di loro il costo del bonus, e le tagliava fuori dal mercato – commenta De Simone -. Ora le nostre aziende del settore casa e ristrutturazioni, che anche sul territorio della Tuscia sono tante, potranno lavorare serenamente. Ringrazio l’onorevole Mauro Rotelli, che nei mesi scorsi aveva portato la questione dello sconto in fattura all’attenzione del Parlamento”
In sostanza, la cancellazione viene disposta da un emendamento alla manovra proposto da Forza Italia, prima firmataria la senatrice Roberta Toffanin, riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato. La modifica ha effetto sui saldi della manovra: il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili del Mef viene definanziato per 1,5 milioni di euro per il 2022, di 2,6 milioni di euro per il 2025 e 700mila euro per il 2026, mentre viene incrementato di 2,2 milioni di euro per il 2020, di 700mila euro per il 2021 e di 1,9 milioni di euro per il 2027. L’emendamento abroga anche il comma 3-bis dell’articolo 10 del decreto Crescita, che disponeva per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia la possibilità, per i soggetti beneficiari della detrazione di optare per la cessione del corrispondente credito in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi.
“Dopo due pronunce dell’Antitrust era impossibile proseguire con lo sconto in fattura – conclude De Simone -. Pochi giorni fa anche la Commissione Industria del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a individuare adeguati meccanismi di protezione per le piccole e medie imprese. Secondo i dati di Confartigianato, infatti, il provvedimento ora fortunatamente abrogato avrebbe portato a riduzioni dal 37% al 58% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica”.