Nella notte tra sabato 14 e domenica 15 maggio all’ospedale Belcolle di Viterbo è stato eseguito un prelievo multi organo (fegato, reni e cornee). Questo atto è stato reso possibile grazie alla generosa donazione di un paziente, ricoverato e deceduto per una grave emorragia cerebrale presso il reparto di Rianimazione diretto da Pietro Vecchierelli. La scelta dei familiari nel dare l’assenso alla donazione è avvenuta nel rispetto delle indicazioni e della volontà che, in tal senso, il loro caro aveva espresso in vita.
Il prelievo ha richiesto il coinvolgimento di numerosi professionisti, non solo di Belcolle, ma anche di tutti quegli ospedali in cui gli organi sono arrivati per essere trapiantati, ed è stato effettuato con la collaborazione dell’ufficio Coordinamento alla donazione organi e tessuti, guidato da Fernando Ricci.
“Abbiamo voluto non a caso comunicare la notizia in questi giorni – dice Ricci – perché dopo domani, domenica 29 maggio, si celebra la XIX edizione della ‘Giornata nazionale donazione e trapianto di organi e tessuti’: iniziativa promossa dal Ministero della salute, insieme alle associazioni di settore e al Centro nazionale trapianti, sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica. La scelta dei familiari del paziente deceduto, da questo punto di vista, rappresenta un esempio altissimo a cui fare riferimento. Riuscire a pensare agli altri, quando si è colpiti da una tragedia, è un atto di estrema sensibilità d’animo. Questi gesti di altruismo – continua Ricci – testimoniano la crescita a livello culturale che si sta verificando nella Tuscia, anche a seguito del lavoro che ci vede coinvolti da anni, attivamente e costantemente, sul territorio. Spesso, in situazioni simili, i familiari dei possibili donatori non riescono a dire quel ‘sì’, non perché non vogliono, ma perché non sono ben informati sui percorsi delle donazioni. Per questo la collaborazione tra l’ospedale e il nostro coordinamento aziendale diventa un tassello fondamentale nell’immenso puzzle della donazione”.
Sensibilizzare e informare, a partire dai più giovani. Anche attraverso iniziative nelle scuole del Viterbese, come è avvenuto lo scorso 29 aprile in un incontro che si è tenuto al liceo classico Colasanti di Civita Castellana. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’istituto civitonico ed è stata realizzata grazie al contributo determinante della professoressa Maria Grazia Di Marco.
“I ragazzi hanno bisogno di conoscere – spiega Stefania Stefani, membro dell’Ufficio coordinamento della Asl –. Sulle donazioni cercano risposte attraverso il confronto diretto. Il nostro compito è quello di fugare i dubbi e le paure che spesso si rivelano infondate. Il fine ultimo è la promozione del profondo significato umano e civile del consenso al prelievo di organi e tessuti”.