CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Si è abbondantemente superata la soglia del ridicolo e la Città non finisce più di stupirsi. Nel corso dell’ultima seduta della Commissione consigliare Ambiente, infatti, chi avrebbe dovuto salvaguardare il territorio ammette “candidamente” le proprie responsabilità nel non essersi opposto, in sede di conferenza dei servizi, alla delocalizzazione in mare dell’Impianto di Piscicoltura.
Onda Popolare ribadisce ed afferma con forza che amministrare il bene comune significa preservare il patrimonio universale per eccellenza, vale a dire l’ambiente, compreso il mare e le ricchezze naturali che la nostra amata Città possiede. Un patrimonio che è riuscito, inoltre, a sopravvivere nonostante i continui e scellerati attacchi predatori perpetrati da faccendieri o politici troppo distratti, nella migliore delle ipotesi, dalla loro bassa caratura.
La Frasca deve essere tutelata dalla richiesta di delocalizzazione dell’impianto di piscicoltura, attualmente situato nell’area interna della centrale a carbone, che avrà conseguenze nefaste per la straordinaria biodiversità esistente. Senza se e senza ma.
Un amministratore deve essere all’altezza della situazione e non può ignorare determinate circostanze, come purtroppo già avvenuto in passato in occasione dell’approvazione della riconversione a Carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, con risultati dannosi per la Città e per i cittadini.
E’ quindi inconcepibile come, nella seduta conclusiva dell’iter amministrativo della conferenza dei servizi per l’approvazione della delocalizzazione, il “grande e competente” assessore all’ambiente del Comune abbia mal compreso o addirittura non compreso le conseguenze devastanti del proprio assenso.
Per queste considerazioni il Sindaco, a fronte di un atto di “leggerezza” inaudita da parte del proprio assessore Manuel Magliani, prima di ogni ulteriore passo deve pretenderne le immediatamente dimissioni.
Contestualmente al sollevare Magliani dal proprio incarico politico-amministrativo per evitare altre “sciagure”, il Sindaco Tedesco deve mettere in campo ogni e possibile soluzione, compresa l’eventuale richiesta di sospensione del provvedimento e la riapertura dell’iter amministrativo ribadendo la palese ed univoca volontà dei civitavecchiesi di salvaguardare la Frasca, proteggendola in tutta la sua integrità.”