Viterbo – 31 dicembre 2020, scadenza delle licenze dei circa 80 ambulanti che il sabato animano il mercato cittadino, e che in questo momento si trovano “in lite” con l’amministrazione comunale che li ha “sfrattati” dal posto che occupano da trent’anni: piazza del Sacrario.
Loro, della nuova location, il Carmine, non ne vogliono sentire parlare. Vogliono restare in centro, dentro le mura.
A prendere le loro difese Luisa Ciambella, capogruppo Pd in comune. “Si poteva aspettare la scadenza delle licenze, invece di avere tutta questa fretta, ripartire proprio dal 31 dicembre prossimo per rimodulare il mercato e prendere decisioni ponderate”.
Quale secondo lei “una decisione ponderata”?
“ La destinazione naturale del mercato è Valle Faul, una zona completamente riqualificata con il Plus, studiare modalità per poterlo sistemare lì e se necessario rimodulare il numero di licenze. La nostra proposta è molto chiara, sono anni che si parla di questo spostamento, è troppo facile farlo dall’oggi al domani. Ci sono dei titoli giuridici validi e cioè le licenze, si aspettava la naturale scadenza e poi si sarebbero mandati a Valle Faul”.
Intanto gli ambulanti ora si trovano veramente “per strada” ….
“Ci tengo a ribadire che già dal 2008 sposai la battaglia di liberare il parcheggio del Sacrario, e su questo non si discute, doveva però essere gestita diversamente: notifiche consegnate a mano a questi lavoratori pochi giorni prima dello spostamento, tra l’alto “temporaneo”, come riporta il documento stesso, e spazi non assegnati nella nuova destinazione. Ho chiesto al sindaco di incontrare questi lavoratori insieme alle associazioni di categoria e di attendere il 31 dicembre. Questa la nostra proposta. I cambiamenti si sa, portano sempre qualche malumore, ma da qui a scontentare tutti ce ne vuole. Bene: questa amministrazione ci sta riuscendo”.
La consigliera ha poi sottoscritto la petizione rivolta a tutti i cittadini dove si chiede che il mercato rimanga nel centro storico cittadino.
Di seguito i punti di raccolta firme : Via Cairoli: Bar Revolution, Libreria Altieri, Lavanderia Cecchinato, Pasticceria Casantini, Tabacchi Saul Pallotta, Gioielleria Bassanetti. San Faustino : Agostinello. Piazza del Sacrario: Fioraio, supermercato Tigre, Bar Rodolfo. Via della Cava: Bar Valeri.
Gli ambulanti, nonostante il primo cittadino Giovanni Maria Arena li abbia intimati di “abbassare la cresta” sono pronti a presentare ricorso al Tar.
B.F.