L’ennesimo grido di allarme del dottor Giovanni Ghirga da anni in prima linea contro l’inquinamento ambientale
CIVITAVECCHIA – “Il Registro dei Tumori in questo comprensorio serve ormai a poco, visto che la Regione Lazio, attraverso i suoi membri dell’Osservatorio Epidemiologico, ha comunicato il decesso per questa grave malattia di circa 700 persone ogni anno. Calcolando la grande riduzione della mortalità per il cancro, grazie alle nuove cure e la diagnosi precoce, si deduce facilmente l’enorme numero di malati, per quanto si cerchi in tutti i modi di nasconderlo”.
A parlare è il Dottor Giovanni Ghirga, da anni in prima linea nella lotta contro l’inquinamento ambientale. E i numeri che fornisce fanno tremare le vene e i polsi.
Secondo lo Studio di coorte del comprensorio di Civitavecchia, infatti, si registrano circa 700 decessi l’anno per tumore, 850 per malattie cardiorespiratorie e 140 per malattie respiratorie.
“Durante il periodo in studio (gennaio 1996 – dicembre 2013) sono stati osservati 14,844 decessi per cause non accidentali (32.3% tumori maligni, 39.1% malattie cardiovascolari, 6.4% malattie respiratorie), mentre 3,110 persone sono uscite dalla coorte per emigrazione fuori dalla regione Lazio – spiega il Dottor Ghirga – Sono stati stimati 196,306 anni-persona di osservazione durante il periodo di follow-up.
Gran parte degli eccessi di mortalità osservati nella coorte dei residenti nel comprensorio di Civitavecchia, nei sottogruppi più esposti agli inquinanti di origine industriale, sono coerenti con le indicazioni della letteratura scientifica sugli effetti dell’inquinamento atmosferico (mortalità generale, per tumori, per malattie cardiovascolari) e sulla base delle evidenze scientifiche disponibili è possibile suggerire un nesso di causalità”.
Se ancora non è chiaro, a Civitavecchia e nel comprensorio si muore per l’inquinamento. Dal Comune al Governo, è ora che qualcuno una volta per tutte se ne accorga e fermi questa mattanza.