ORTE – “E’ a dir poco imbarazzante vedere come la semplice anta di una porta possa cambiare il senso civico di alcuni cittadini.
Da tempo, infatti, ci viene segnalato il forte disagio che alcuni nostri compaesani hanno quando si recano a fare visita ai loro cari al cimitero di Orte. Nel luogo che più è caro ad ogni ortano perché lì giacciono i propri cari, si verificano, con cadenza quasi quotidiana, comportamenti ai limiti della decenza.
Infatti, ci sono stati segnalati con le fotografie, i comportamenti barbari, perché meglio non possono essere definiti, che mostrano come alcune persone entrino nel cimitero con la propria autovettura e lo percorrono sino ad arrivare alla tomba dei loro cari, la visitano poi invertono la marcia e se ne vanno.
Abbiamo sperato che queste immagini potessero essere ricondotte agli ingressi permessi alle persone portatrici di handicap ma chi ci ha inviato le fotografie ci ha detto che non è così purtroppo.
Sappiamo perfettamente che sono previste fasce orarie in cui è consentito l’accesso con gli autoveicoli ma solo alle persone con disabilità per dare loro la possibilità di visitare i loro cari; ma le foto che ci sono state inviate, correlate dalle indicazioni temporali non sono riconducibili a queste possibilità.
In sostanza alcune persone (tra cui anche ragazzi oltre che adulti), per pura pigrizia, entrano nel cimitero di Orte con la propria autovettura dal lato della parte nuova, visitano la tomba dei loro cari e comodamente se ne rivanno.
A parte trovare aberrante questo modo di omaggiare i defunti, ci si domanda che fine abbia fatto il rispetto di questo luogo.
Per questo chiediamo con voce piena che l’Amministrazione comunale dia modo a chi gestisce il cimitero di adottare le misure del caso: basterebbe che il cancello di accesso fosse chiuso in un’anta così da non permettere fisicamente il passaggio degli autoveicoli ad eccezione fatta negli orari previsti per i diversamente abili.
La situazione è stata segnalata da mesi all’amministrazione comunale la quale però non ha mai provveduto (parliamo di mesi).
Caro Orizzonte Comune, avete già mostrato di essere poco attenti alle necessità dei vivi, ma è possibile far rispettare almeno i morti?”