TERNI – E’ un allarmante consuetudine tra i ragazzi, soprattutto adolescenti, quella di assumere metadone o codeina diluiti con acqua o con altre bevande, al fine di ottenere un effetto rilassante. Quanto emerso dalle indagini per la morte dei giovani Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, “la modalità di miscelare le sostanze vengono apprese da video che circolano su internet e da alcune canzoni di alcuni cantanti trap”. Ad affermarlo il Gip che ha firmato l’ordinanza con cui conferma l’arresto per Aldo Maria Romboli, accusato di aver ceduto sostanze droganti (saranno le analisi a stabilire quali) ai due ragazzi che lunedì sera, a poche ore dall’assunzione, hanno perso la vita. L’ uomo ha confessato che si trattava di metadone, che lui stesso vendeva per comprarsi la cocaina da cui è dipendente e per la quale, ha dichiarato ai carabinieri, di non avere ” perfetta cognizione dello spazio e del tempo”
L’ultima serata di Flavio e Gianluca
La ricostruzione degli inquirenti: i ragazzi si incontrano con Romboli intorno alle 21 al Parco di San Giovanni e consumano insieme “solo metadone” secondo le dichiarazioni di Romboli.
Poi si dirigono al campo “Flavio e Gianluca erano insieme e non hanno voluto giocare perché non si sentivano bene. I due ragazzi sono rimasti tutto il tempo in panchina. Gianluca appariva da subito in condizioni peggiori tanto che ogni tanto si accasciava e quando gli amici si avvicinavano per chiedergli perché stesse così male, Gianluca rispondeva che stava male per colpa della codeina che aveva assunto e riferiva di averla presa da Aldo. Gianluca ha vomitato più volte una sostanza biancastra per cui alcuni amici, verosimilmente più esperti in materia, gli avevano spiegato che probabilmente non si trattava di codeina perché questa sostanza aveva un colore violaceo e che forse si trattava di metadone».
Saranno le autopsie a stabilire se i due ragazzi abbiano o meno mischiato diverse sostanze. Intanto il giudice riporta che «il metadone può avere infatti una potenzialità letale se assunto da soggetti privi di tolleranza agli oppioidi. Quindi in soggetti non tossicodipendenti l’efficacia della sostanza è tale che anche una minima quantità può determinare il decesso. Per Flavio e Gianluca, non tossicodipendenti, anche l’assunzione di una bassa concentrazione di metadone diventava potenzialmente letale». I carabinieri sono usciti dalla casa dell’indagato con tre flaconi di metadone – due vuoti e uno a metà – con l’etichetta del Serd, il servizio dipendenze della della Usl Umbria 2 di Terni, dove a quanto pare l’uomo era in cura. Da verificare quindi se il 41enne abbia ceduto a Gianluca e Flavio proprio quel metadone che gli veniva affidato settimanalmente dal servizio pubblico. Tra i medicinali sequestrati ci sono anche un flacone vuoto di Xanax, due vuoti di Lormetazepam, compresse di Edronax, bicarbonato di sodio e acqua per preparazioni iniettabili.
Terni è oggi una città incredula e sgomenta. «Gianluca e Flavio, due ragazzi adolescenti, 15 e 16 anni, dei nostri rioni, della nostra città, trovati morti nel proprio letto nella stessa mattinata. Non osiamo immaginare il dolore di genitori e familiari. A loro ci stringiamo in una solidale compassione per la perdita prematura di questi che sono figli loro e anche nostri». Così il vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, padre Giuseppe Piemontese, all’indomani della tragedia che si è consumata nel capoluogo mentre il sindaco di Terni ha deciso di proclamare il lutto cittadino per il giorno nel quale si svolgeranno i funerali.
Le bandiere del Comune di Terni saranno poste a mezz’asta, mentre il gonfalone sarà inviato alle celebrazioni funebri. Sarà osservato un minuto di raccoglimento negli uffici comunali, che il sindaco invita ad estendere a tutte le attività cittadine.